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Capoluogo della regione dell’Aragona, Saragozza vanta una storia bimillenaria, essendo stata fondata nel 24 a.C. dai romani, storia legata anche al fiume che la attraversa, l’Ebro.
Nel corso dei secoli la città è stata abitata da numerose popolazioni diverse, ognuna delle quali ha lasciato dietro di sé delle tracce che si ritrovano nei monumenti cittadini, tra i quali i più importanti sono quelli con influenza araba e stile “mudejar”.
Molto interessanti e pittoreschi anche i ponti che scavalcano l’Ebro e collegano tra di loro le varie parti della città, Saragozza ha una ulteriore attrattiva turistica nella sua gastronomia e nella vita notturna.
Cattedrale di Saragozza
La Cattedrale è dedicata a San Salvador ed è stata eretta a partire dall’XI secolo nel luogo nel quale si trovava prima il Foro romano e nel periodo musulmano la Moschea Maggiore. Nel corso degli anni la cattedrale ha subito molte modifiche e ricostruzioni e solo nel 1550 ha assunto l’aspetto che mantiene anche oggi.
Il suo non è uno stile unico, piuttosto una mescolanza, mettendo insieme lo stile gotico a quello mudejar ed a quello barocco, che ne fanno una delle più importanti del paese. All’interno è suddivisa in cinque navate e nel suo presbiterio si trova una cappella in stile gotico, la Parroquieta, sopra la quale è situata una cupola mudejar.
Lo stesso stile si ammira anche nella facciata nord della cattedrale, mentre quella ovest è in stile barocco.
Alla realizzazione del muro della Parroquieta hanno contribuito artisti aragonesi e sivigliani.
Nella cattedrale si trovano anche il Museo Capitolare nel quale si possono vedere delle raccolte di dipinti, oreficerie e oggetti di culto, e il Museo degli Arazzi che presenta una collezione molto importante di arazzi di provenienza fiamminga e francese.
Il Palazzo dell’Aljafería
Questo palazzo, oltre ad essere uno dei monumenti più importanti di Saragozza, è una testimonianza della grandezza dell’architettura musulmana in Spagna, insieme all’Alhambra che si trova a Granada ed alla Mezquita di Cordoba.
Costruito nel periodo del dominio di Al-Muqtadir per mostrare lo splendore del regno, nel corso dei secoli è stato sottoposto a vari interventi che si notano facilmente nella sua architettura. Le parti restanti del palazzo originale sono la torre del Trovador e parti delle mura.
La Chiesa dedicata a San Martino e la Cappella dedicata a San Giorgio risalgono invece al periodo del medioevo, insieme a delle sale con decori in stile mudéjar. Durante il Regno dei Re Cattolici al palazzo venne aggiunto un ulteriore piano e una scalinata che permette di raggiungere la parte centrale del palazzo.
Filippo II negli ultimi anni del ‘500, trasformò l’Aljafería in fortezza, costruendo un fossato di protezione, quattro baluardi ed alloggi per i soldati. Oggi il palazzo è sede del Parlamento dell’Aragona, dopo gli interventi di restauro avvenuti tra gli anni ’80 e gli anni ’90 dello scorso secolo.
La Basilica di Nuestra Señora del Pilar
Secondo la leggenda la costruzione di questa basilica sarebbe stata richiesta proprio dalla Madonna, nel corso di una apparizione a uno degli apostoli, Giacomo, che in questo luogo riuniva i primi cristiani.
Questa cappella è meta ogni anno del pellegrinaggio di milioni di persone ed il “pilar” è la colonna sulla quale la Madonna posò i piedi in quella apparizione. La funzione religiosa della basilica è la più importante, ma Nuestra Señora del Pilar, realizzata con una struttura barocca, conserva al suo interno anche delle importanti opere artistiche, sia nelle tre navate che nelle undici cappelle che la compongono.
Un affresco che si trova sull’altare centrale mostra proprio l’apparizione della Madonna a San Giacomo, mentre sulla volta e sulla cupola si trova un affresco di Francisco Goya.
Museo di Belle Arti e Museo Goya
Saragozza ospita anche due musei di grande importanza. Il Museo delle Belle Arti è ospitato nel palazzo nel quale ebbe la sua sede l’Esposizione Universale Ispano-Francese nel 1908. La facciata esterna presenta delle allegorie delle Arti, dell’Industria e del Commercio, mentre all’interno si trovano la sezione delle Belle Arti e quella Archeologica nella quale si trovano reperti che partendo dalla preistoria e passando per l’epoca romana portano sino alla dominazione araba.
Tra questi molto interessanti sono delle placche in bronzo con iscrizioni sia latine che iberiche e una testa che raffigura l’imperatore Augusto. Nella sezione Belle Arti si possono ammirare delle opere che coprono l’arco di tempo dal XIIesimo secolo ad oggi con dipinti in stile gotico e tele di Goya.
Nella Casa Albarracín si trova una interessante raccolta di ceramiche, mentre la Casa Ansotana permette di ammirare una sezione dedicata interamente all’etnologia.
Il Museo Goya è ospitato in un palazzo di epoca rinascimentale, la “Casa di Jerónimo Cósida”, ed al suo interno si può ammirare una parte importante dei dipinti di questo pittore, nato a pochi chilometri da Saragozza, a Fuendetodos. In totale sono 15 tele, molte delle quali a carattere religioso, un autoritratto, ed una ricca collezione di disegni ed incisioni.