Cosa vedere nella cittadina campana di Sarno, tra i luoghi storici e i monumenti principali.
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La Campania non è fatta solo da Salerno e Napoli, ma altre città sono splendide mete da esplorare, come Sarno, ma cosa vedere? Una guida interessante ai monumenti, alla storia e alle bellezze più caratteristiche della cittadina campana.
La città di Sarno appartiene alla provincia di Salerno e rappresenta uno dei centri principali dell’Agro Nocerino Sarnese, nella parte settentrionale della provincia.
Situata a cavallo tra le tre province di Napoli, Avellino e Salerno, la città di Sarno occupa una posizione baricentrica rispetto ai capoluoghi campani.
In più, si sviluppa alle falde del monte Saro e sulle rive del fiume Sarno, da cui prende il nome.
Famosa per la sua cucina e la sua cultura, Sarno è anche una terra storica, abitata sin dall’epoca neolitica, per diventare anche sede di diversi insediamenti indigeni.
Il periodo feudale, il Medioevo, e i secoli successivi, hanno reso la città variegata e interessante, ricca di monumenti appartenenti al passato. Vediamo, quindi, quali sono i luoghi più interessanti da visitare.
Una delle principali attrazioni di cui Sarno si fa vanto è il Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno. Il complesso museale è situato presso Palazzo Capua e ospita una collezione permanente molto interessante. Infatti, si possono ammirare i reperti archeologici venuti alla luce negli scavi archeologici condotti a partire dal 1970 nei territori di Sarno, San Marzano sul Sarno e San Valentino Tori. Un percorso espositivo nella storia che copre il periodo dalla preistoria al Medioevo.
In più, all’interno del museo sono conservati numerosi arredi e corredi funebri prelevati dalle necropoli della Valle del Sarno. Fra queste spiccano anche alcune sepolture a cassa ellenistiche risalenti al IV secolo a.C..
L’ingresso al museo è gratuito.
Appena fuori dal centro abitato si trova il Teatro ellenistico-romano, in località Foce. Un’attrazione storica importante, che vanta anche un paesaggio stupefacente. Del teatro è visibile in parte la cavea, dove si sedevano gli spettatori, con la proedria, ovvero i sedili più vicini alla scena, realizzati in blocchi di tufo. Non mancano, poi, l’orchestra, le parodoi e la base del pulpitum, il palcoscenico.
Si può distinguere facilemente la proedria che terminava ai lati con la decorazione di due figure alate: una sfinge e un leone. Si tratta di simboli che erano riservati per le alte personalità cittadine. Una decorazione simile si trova, infatti, anche in Molise, nel teatro di Pietrabbondante, risalente al II secolo a.C..
Come abbiamo anticipato, Sarno è il risultato delle epoche che si sono succedute. Perciò, non poteva mancare l’aspetto medievale, concentrato all’interno del Borgo medievale di San Matteo, famoso anche per la sua torre appartenente al vecchio castello.