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Un’importante scoperta nella necropoli di Porta Sarno
Recenti scavi effettuati nella necropoli di Porta Sarno a Pompei hanno portato alla luce un rilievo funebre di dimensioni quasi reali, raffigurante una coppia, uomo e donna. Questo ritrovamento è il risultato del progetto di ricerca “Investigating the Archaeology of Death in Pompeii”, condotto dall’Universitat de Valencia in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, sotto la direzione scientifica di Llorenc Alapont.
La scoperta non solo arricchisce il patrimonio archeologico della città, ma offre anche nuove prospettive sulla vita sociale e culturale degli antichi pompeiani.
Dettagli del rilievo e significato culturale
Il rilievo funebre è caratterizzato da un realismo straordinario, con due figure umane che emergono da un ampio muro decorato con diverse nicchie.
La figura femminile è adornata con gioielli finemente lavorati, tra cui orecchini, anelli, braccialetti e una collana con un ciondolo a forma di mezzaluna, noto come “lunula”. Questi dettagli suggeriscono che la donna potesse essere una sacerdotessa di Cerere, la dea romana dell’agricoltura e della fertilità. D’altra parte, l’uomo è rappresentato con una toga, simbolo della cittadinanza romana, ma l’assenza di iscrizioni lascia aperte diverse interpretazioni riguardo alla loro identità e relazione.
Il contesto archeologico della necropoli di Porta Sarno
La necropoli di Porta Sarno è una delle aree funerarie più significative di Pompei, situata vicino a una delle porte d’ingresso della città. Negli anni ’90, durante i lavori per l’ampliamento della linea ferroviaria Circumvesuviana, furono scoperte numerose tombe monumentali. Questo rilievo funebre, insieme ad altri ritrovamenti, evidenzia la ricchezza e la complessità delle pratiche funerarie pompeiane. Attualmente, il rilievo è in fase di restauro presso la Palestra grande, dove sarà esposto al pubblico durante la mostra “Essere donna nell’antica Pompei”, prevista per il prossimo anno. Durante l’esposizione, i visitatori avranno l’opportunità di osservare il processo di restauro e approfondire il ruolo delle donne nella società pompeiana.
Il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, evidenziando la ricchezza archeologica di Pompei e la necessità di continuare le ricerche per scoprire ulteriori dettagli sulla vita e le tradizioni dell’antica città. La collaborazione con l’Università di Valencia ha già portato a significativi ritrovamenti, come la Tomba di Marco Venerio Secundio, contribuendo a una comprensione più profonda della storia di Pompei.