Alla scoperta del Sentiero Matilde di Canossa, un itinerario naturale e storico nell'Appennino Tosco Emiliano.
Un sentiero circondato dalla natura ma anche ricco di storia è quello di Matilde di Canossa, nell’Appennino Tosco Emiliano. Dove si trova e tutte le informazioni necessarie.
L’itinerario classico nelle terre matildiche porta alla scoperta del Castello di Canossa dove, tra le sue mura, l’imperatore Enrico IV ricevette il perdono da papa Gregorio VII.
Questo grazie all’intercessione della contessa Matilde, potente feudataria ed ardente sostenitrice del Papato nella lotta per le investiture, che arrivò a dominare tutti i territori italici a nord degli Stati della Chiesa.
Un itinerario che attraversa tappe splendide da ammirare, dedicato alla famosa contessa che ha segnato la storia.
Ma vediamo di cosa si tratta.
Per inoltrarsi lungo il “Sentiero Matilde” le stagioni migliori sono la primavera, la tarda estate e l’autunno, cercando di evitare i periodi piovosi. Il percorso è percorribile a piedi, a cavallo e in mountain bike. L’itinerario è ideato e promosso dalla Provincia di Reggio Emilia.
Il percorso parte da Ciano d’Enza, a circa 26 chilometri da Reggio Emilia, e si raggiunge percorrendo la SS 513. L’itinerario si presta sia per escursionisti singoli o per piccoli gruppi, che per le famiglie o gli escursionisti organizzati che preferiscono affidarsi ad una guida ambientale del luogo.
I circa 80 chilometri del Sentiero Matilde si snodano lungo mulattiere, carraie, strade bianche e sentieri. Le strade consentono di accedere dalla pianura fino al crinale appenninico, spartiacque Tirreno – Adriatico. L’itinerario va da Vico di Ciano d’Enza fino a San Pellegrino in Alpe, e viene proposto volutamente in sette comode tappe. Questo per consentire la visita approfondita di dei luoghi.
Lungo il percorso si incontrano innumerevoli punti di interesse, dai principali castelli di Matilde, alle case a torre in pietra arenaria che punteggiano il paesaggio, alle pievi romaniche.
La tappa inizia dalla stazione ferroviaia di Ciano D’Enza. Nel Borgo di Vico si può ammirare una casa a torre secentesca dove era solita stare Maria Luigi d’Austria. Alle spalle del centro sportivo si origina una strada bianca che si inoltra lungo la valle del rio Vico. Tra coltivi e boschetti, si segue un percorso che conduce al castello di Rossena, sede di un ostello.
Al termine della strada di rio Vico dietro il recinto di un fabbricato rurale, si prosegue per un sentiero in sponda sinistra rimanendo sempre in fondovalle.
Dentro il castello di Canossa è stato restaurato il piccolo museo nazionale Naborre Campanini. Il Sentiero Matilde dal castello si porta, poi, verso levante al borgho di Cavàndola.
Da Cavàndola si costeggiano su un’ ampia carrareccia le pendici del monte Tesa, con belle visuali sul medio Appennino, fino a Cerrèdolo dei Coppi.