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Tra le capitali mondiali del turismo, negli ultimi anni Singapore, appendice meridionale della Penisola di Penang in Malesia, ma stato autonomo, ha raccolto i favori di molti viaggiatori occidentali, una porta verso l’Asia, verso il Sud Est asiatico in particolare, dai toni soft.
Scopriamo cosa vedere in 2 giorni a Singapore.
Singapore cosa vedere in 2 giorni
Moderna, ben servita, con molte occasioni di divertimento per grandi e piccini, Singapore si offre come città cosmopolita, all’avanguardia turistica rispetto ad altre mete, forse più genuine, di certo un po’ più impegnative per chi non abituato ad una certa Asia.
Se Bangkok era la regina delle metropoli asiatiche sino a qualche anno fa, Singapore oggi, soprattutto per chi prevede un viaggio in Malesia, è uno sconfinamento quasi obbligato ed un paio di giorni sono sufficienti per visitare la città ed innamorarsene.
Per il viaggiatore italiano la cosa è in realtà molto semplice e sia che voi atterriate all’aeroporto Internazionale Changi Airport, sia che vi entriate via terra dalla Malesia (il confine malese è la bella città di frontiera Johor Bahru), non è previsto nessun visto d’ingresso preventivo, tantomeno a pagamento.
Con qualunque mezzo arriviate ad un check-in presso l’Immigration office di Singapore, l’agente frontaliero vi apporrà solamente un timbro sul passaporto concedendovi ben 90 giorni di residenza nel paese.
Concediamoci ora due giorni ed esploriamo la città.
Il primo giorno: melting pot
Singapore è territorialmente e culturalmente un’appendice indipendente della Malesia: alle popolazioni locali, le quali parlano tutt’oggi la lingua Malay, nei secoli si sono succedute immigrazioni cinesi, i famosi cinesi ‘coolie’ della diaspora, e indiane, soprattutto provenienti dal Tamil Nadu.
Per questo motivo tutta la città è un melting pot culturale, anche a tavola dove le cucine si fondono assieme e le ricette malesi assorbono le spezie indiane con curry unici e diversi da ogni altra tendenza.
Questo melting pot si concretizza in una lingua unica che è l’Inglese: a Singapore non avrete nessun problema nel parlare la lingua anglosassone perché, nonostante tra loro le etnie parlino malay, tamil, punjabi o cinese, nell’incontro culturale e sociale l’inglese è il comune denominatore.
Un grande vantaggio rispetto ad altri paesi asiatici dove l’inglese non è molto parlato, una piccola difficoltà di viaggio.
Il primo giorno a Singapore quindi incontrate le varie culture, quella indiana nella Little India locale, tra Serangoon Road e Race Course Road.
In questo piccolo spaccato indiano incontrerete tanti ristoranti che propongono ai residenti locali ed ai turisti cibi classici come curry veg o di carne (soprattutto saporiti montoni cucinati e bolliti), dosa e condimenti per accompagnare queste tipiche crepes di lenticchie e riso, samosa, biryani e tutto il classico ricettario indiano.
Negozi variopinti di stoffe, statue, incensi, musiche Bollywood, fiori e cittadini vestiti nei classici abiti, tra cui coloratissimi saree per le donne, vi porteranno in breve in India a tutti gli effetti.
Da Little India a China Town il passo e breve e tramite l’applicazione Grab, che vi consente di trovare taxi non dispendiosi, e sei chilometri tra le strade della città, vi troverete ora nel paese dei Mandarini, tra negozi tipici, ristoranti, fumi d’incenso e templi dedicati a Confucio, Lao Tse o la dea compassione Guan Yin.
Il secondo giorno: mall e parchi
Singapore ha una caratteristica, quella di essere ‘free tax‘, quindi, tra tutti i paesi asiatici, nei mall metropolitani, lussuosi o immensi, acquistare profumeria o high tech è molto conveniente, solo per questo la città merita una visita.
Non solo shopping però: in questo giorno frenetico di acquisti e ‘strisciate’ di carta di credito, concedetevi una sosta nel bellissimo parco a tema tropicale di National Orchid Garden, una vera delizia con le decine di specie di orchidee, o il rinomato Gardens by the Bay, i suoi immensi ombrelloni tecnologici che fanno da contrappunto alle essenze tropicali, alberi centenari, uccelli variopinti, una vera delizia per gli occhi nella quale rilassarsi passeggiando, magari aspettando il buio, momento nel quale la città si tinge di colori e sfavilla di luci.