Siracusa: cosa vedere, 10 cose imperdibili della città siciliana.
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Scopri cosa vedere a Siracusa con la nostra lista delle 10 cose e dei luoghi da non perdere. Tantissimi sono, infatti, i posti meravigliosi custoditi in questo gioiello della Sicilia. Parliamo di una delle città più visitate della Sicilia, insieme alla bellissima isola di Ortigia, che ogni anno attira migliaia di turisti.
Siracusa, nel sud della Sicilia, con i suoi quasi 2800 anni di vita ospita teatri greci, rovine romane, misteriose grotte, castelli normanni e chiese gotiche e bizantine. In passato la città fu, infatti, una fra le metropoli più grandi del mondo antico e tra le più grandi polis del mondo greco.
Caratterizzata da ricchezze e dalla sua storia millenaria, nel 2005 la città è stata insignita del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO insieme con la Necropoli Rupestre di Pantalica. Vediamo, quindi, cosa vedere a Siracusa con la nostra lista delle 10 cose da non perdere.
Parliamo di uno dei monumenti più famoso del siracusano, oltre ad essere il più grande della Magna Grecia e della Grecia stessa.
Venne costruito nel V secolo a.C. sulle pendici del colle Temenite e rifatto nel III secolo a.C. Fu poi ritrasformato in epoca romana, oltre ad essere stato protagonista di grandi spettacoli di autori greci e locali, con rappresentazioni teatrali famosi ancora oggi.
Il Duomo di Siracusa, chiamato anche Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima, è situato nel punto più alto del centro storico, in Piazza Duomo.
Un luogo suggestivo e sede dell’arcidiocesi di Siracusa, in pieno stile barocco. Originariamente era un Tempio dedicato alla dea Athena, divenuto poi chiesa cristiana in età medievale. Al suo interno custodisce cappelle, reliquiari, affreschi e la statua di Santa Lucia.
Qui sorgeva in età greca classica una latomia, nella quale in eseguito venne installata un’officina di vasai pagana.
Da non perdere è la cripta di San Marciano, proprio sotto la chiesa, che custodiva il corpo del primo vescovo fin quando, a causa dell’invasione araba, fu trasportato a Gaeta.
Il castello Maniace sorge sulla punta del porto ed è un magnifico esempio dell’architettura militare di Federico II. Ha pianta rigorosamente quadrata e torri circolari.
Si tratta di un luogo bellissimo che ha avuto funzioni militari fino al termine della Seconda Guerra Mondiale. Non visitarlo sarebbe davvero un peccato!
La Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro è situata nel quartiere di Santa Lucia. Dell’attuale chiesa se ne hanno notizie già dal 1100 d.C. Appartiene all’epoca normanna ed è a pianta basilicale.
Di fianco alla chiesa sorge il Sepolcro, un piccolo tempio a base ottagonale seminterrato. Il Sepolcro siracusano ospita, inoltre, una statua in gesso della Santa, di grande valore emotivo per la popolazione aretusea.
Parliamo del più antico tempio dorico della Sicilia, costruito in epoca greca, VI secolo a.C., dedicato ad Apollo, la divinità del sole. Inoltre, è uno dei più importanti monumenti di Ortigia, antistante alla piazza Pancali.
Venne costruito già nei primi decenni del VI secolo a.C. ed è il secondo tempio più antico di Siracusa. Viene anche chiamato dai siracusani il tempio “re’ du culonne”, per la presenza di sole due colonne superstiti.
Parliamo delle cave di pietra dalle quali gli uomini estraevano la roccia per poi intagliarla e fabbricare edifici e monumenti. Quelle di Siracusa sono tra le più note d’Italia.
Qui, infatti, veniva utilizzata molto la bianca roccia calcarea, con la quale vi si costruivano templi e mura difensive. Le più conosciute sono quelle dei Cappuccini, che vengono chiamate, appunto, “Latomia dei Cappuccini”.
Questo è no dei più belli edifici in stile rococò d’Ortigia, edificato nel 1760 da Giuseppe Maria Borgia dei baroni del Casale. Sorge in Piazza del Duomo a Siracusa, sull’isola di Ortigia. Sicuramente una tappa imperdibile.
Qui è possibile visitare i reperti archeologici ritrovati nel siracusano e nella Sicilia Orientale.
Si tratta di uno dei musei più importanti e più grandi d’Europa, per la quantità di materiale che possiede al suo interno. Questo, infatti, è suddiviso in più piani e settori e conserva i reperti che vanno dall’età preistorica, fino all’età greca e romana.