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Hai la percezione che viaggiare migliori i voti a scuola di tuo figlio? Non è solo una tua impressione: recentemente è stato pubblicato il risultato di un sondaggio. Negli Stati Uniti – dove sono stati intervistati circa un migliaio di insegnanti – è stato condotto uno studio da parte dell’Associazione di turismo studentesco e giovanile (SYTA) proprio su questo argomento.
I dati del sondaggio
Il 74% degli insegnanti intervistati dalla SYTA ha notato come i viaggi influenzino in maniera positiva i piccoli studenti che tornano da queste esperienze non solo più curiosi, ma anche aperti allo studio di nuove materie. Come conseguenza di questo il loro rendimento scolastico migliora e si dimostrano decisamente più propensi allo studio.
Inoltre, come se il 10 in pagella non bastasse, i bambini che tornano da un viaggio dimostrano una migliorata sicurezza in sé stessi e uno spirito di indipendenza più spiccato rispetto a coloro che conducono stili di vita più “casalinghi”.
La capacità di adattamento alle circostanze è poi un aspetto da non sottovalutare nel grande cambiamento dei giovanissimi che li porta a vivere le “trasferte” fuori casa in maniera dinamica e propositiva.
Viaggiare, una reazione a catena
Lo studio ha anche sottolineato un aspetto sorprendente: maestri e maestre intervistati – almeno il 75% di loro – hanno evidenziato come i piccoli studenti, dopo il primo viaggio, vogliano subito partire per una uova meta.
Le ragioni di questo meccanismo – che esiste ovviamente anche negli adulti – è dovuta all’adrenalina rilasciata durante l’esperienza di viaggio, entrando in contatto con realtà e usanze differenti da quelle alle quali sono abituati. Del resto, come dargli torto?
Perché viaggiare fa bene ai bambini
Se viaggiare con i bambini è particolarmente faticoso per i genitori, soprattutto quando si hanno più figli e particolarmente irrequieti, la pazienza verrà ripagata. Entrare in contatto con nuove culture è stressante soprattutto per mamma e papà, mentre per i piccoli è una vero carico di stimoli per lo sviluppo dei loro neuroni: grazie al loro spiccato spirito di adattamento, i bambini diventano curiosi e sviluppano in maniera più completa diversificata il concetto di “diverso”.
Per questo esistono delle mete particolarmente adatte ai bambini: oltre ai classici villaggi vacanze che permettono ai genitori di rilassarsi, perché non portare il bambino a vedere l’aurora boreale? questo spettacolo della Natura non potrà che lasciarlo senza parole e strabiliato. Oltre a conoscere nuovi colori, sapori e usanze, i bambini matureranno nuovi ricordi indimenticabili che – se associati all’esperienza di viaggio – lo porteranno ad essere cittadino del mondo.