Gli Italiani più rigidamente cattolici hanno spesso visto i nudisti o naturisti come degenerati o osceni o, nella migliore delle ipotesi, come esibizionisti. Tuttavia, soltanto in questi ultimi anni, con un certo affievolimento della rigidità dei costumi e delle convenzioni sociali, si è diffusa una certa minima tolleranza nei confronti di chi persegue le pratiche, ben distinte, di nudismo e naturismo.
Infatti, mentre il primo è semplice pratica del nudo, il secondo è una filosofia di vita che persegue un contatto diretto con la natura ed una vita più “naturale” da tutti i punti di vista, quindi rispettando l’ambiente, gli animali e le persone, ma anche praticando attività sportiva, facendo un’alimentazione salutare e stando nudi.
Al Sud Italia, le spiagge per nudisti non sono molte, anzi ve n’è soltanto una ufficiale: quella del “Troncone” presso Marina di Camerota (SA).
Altre, invece, non sono ufficiali (quindi non autorizzate), tuttavia vi è una certa tolleranza verso i seguaci di questa pratica: la spiaggia di “Torre Salsa” (AG), in realtà oasi naturalistica WWF, tuttavia dove ad un’estremità del litorale si pratica naturismo e nudismo; poi la spiaggia di Lascari (PA); quella di Villa Romeo (CT); quella di San Cataldo (LE); spiaggia di Punto Penna (BR).