Squillace, posta a 344 metri sul l.m. si affaccia imperante sul golfo che da essa prende il nome. Sul colle più alto della città di Squillace, si ergono le imponenti mura e torri del Castello di cui si ha notizia già dal IX secolo.
La costruzione, infatti, con molta probabilità, doveva essere un avamposto bizantino e poi, nel 904, una fortificazione musulmana. In questo periodo si succedettero gli emiri Abstaele, Olkbeck, Saklab, Ottone di Sassonia e infine, nell’anno 1000, Mihael con il quale si conclusero le numerose rapine e saccheggi che subì Squillace durante la permanenza dei musulmani.
In epoca normanna, invece, fu Guglielmo d’Altavilla, nel 1044, che riedifica il maniero in base alle nuove esigenze belliche trasformandola in una contea feudale fra le più forti e importanti del sud. Successivamente con Ruggero I d’Altavilla, detto il Normanno, si raggiunse un periodo di massimo splendore e benessere. Attualmente restano visibili resti delle mura perimetrali, un portale bugnato sovrastato da uno stemma marmoreo della famiglia dei Borgia e due grosse torri, una a pianta cilindrica su tronco di cono, l’altra poligonale, più imponente.