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La Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka, più comunemente nota semplicemente con le ultime due parole, è un’isola che si trova nel Mare delle Laccadive, poco distante dall’India. Scopriamo quando andare.
Sri Lanka quando andare
Nonostante da un punto di vista geografico si trovi nel Tropico del Cancro, la sua vicinanza all’Equatore fa sì che l’isola dello Sri Lanka abbia un clima prettamente equatoriale, che si caratterizza per un clima molto caldo ma al contempo umido, e con piogge che si manifestano sotto forma di rovesci, ovvero con un’importante intensità ma al contempo con una durata molto limitata.
I fattori che influenzano le piogge sono principalmente due: il passaggio del monsone (e del monsone di ritorno) e il passaggio del sole allo zenit.
Tuttavia, all’incirca al centro del paese è presente il più alto rilievo montuoso dello stato, Pidurutalagala, il quale funge in un certo senso da elemento separatore per la definizione di vere e proprie “zone climatiche”, con caratteristiche molto differenti tra loro.
Piogge in Sri Lanka
A sud ovest rispetto al rilievo montuoso si trova la zona più umida del paese, in cui cadono circa 2500 mm di acqua all’anno. Si tratta della zona che comprende anche la capitale dello Sri Lanka, Colombo, la quale non conosce una vera e propria stagione secca. Solitamente, i mesi più piovosi nella zona sono aprile e maggio, per via dell’effetto del monsone che passa da nord est a sud ovest.
Nella zona si trova la splendida spiaggia di Hikkaduwa, che dovrebbe tuttavia essere evitata da maggio a settembre perché le forti piogge monsoniche provocano, tra l’altro, l’agitazione del mare, che provoca correnti molto forti e viene solo in parte attenuata dalla barriera corallina.
Il discorso è diametralmente opposto se si considera la costa nord orientale: in questo caso, infatti, il territorio è semi arido, e ciò è dovuto al fatto che esso non è interessato dalle piogge monsoniche di sud ovest. Anche se in totale le piogge sono meno abbondanti rispetto alla costa sud orientale, queste si concentrano tra ottobre e dicembre, quando sono investite dal “monsone di ritorno”.
Un luogo di particolare interesse per la zona è Trincomalee, centro in cui è possibile vivere appieno la cultura srilankese, e in prossimità della quale sono presenti spiagge larghe e di sabbia finissima, dalle quali è possibile avvistare cetacei in diversi periodi dell’anno.
Infine, la zona sud orientale, in cui è presente Hambantota, è solitamente riparata dalle piogge, con fenomeni che si concentrano soprattutto tra settembre e dicembre. Il clima in questa zona, dunque, è caldo e secco tutto l’anno; degno di nota è l’enorme porto che domina sulla città.
Sri Lanka: i periodi migliori
Benché, dunque, lo Sri Lanka sia uno stato relativamente piccolo (in termini di estensione è circa un quinto dell’Italia), le zone sono estremamente diverse dal punto di vista climatico. In funzione di ciò, è difficile definire con precisione quali sono i periodi da evitare, poiché ciò dipende dalla zona che s’intende visitare.
Senza dubbio, il mese meno adatto per visitare lo Sri Lanka è quello di maggio: nonostante alcune zone possano non essere toccate dalle piogge, infatti, in altre si possono verificare tifoni e tempeste tropicali, in grado di creare notevole disagio per i trasporti.
Chi decide di fare una vacanza nel periodo estivo (in particolare giugno) può decidere di visitare la costa orientale, meno interessata da fenomeni e certamente interessante da un punto di vista culturale.
Il centro dello Sri Lanka, anche per ciò che riguarda la movida e i servizi, si concentra però nella zona della capitale, posta nell’area sud occidentale dell’isola. I mesi ideali per visitare Colombo e godere del suo clima tropicale sono gennaio e febbraio, in cui le piogge sono solitamente rare.
È bene inoltre ricordare che il mare che tocca la costa dello Sri Lanka è caldo tutto l’anno, con temperature che toccano punte di 30 gradi.