Il metodo americano per promuovere il turismo e la sua ipotetica attualizzazione in Italia.
Non è un’esagerazione affermare che l’Italia è fra i paesi più belli del mondo. La sua storia e la sua cultura sono impareggiabili, e il suo patrimonio artistico-architettonico è invidiato e ammirato da tutti. L’Italia è la patria di personaggi illustri come Dante Alighieri, Leonardo da Vinci e Michelangelo, per citare solo quelli più noti.
Nel nostro paese il cibo è cosa sacra, e non c’è posto in cui non si mangi bene. Ma non è solo per arte e cibo che siamo conosciuti in tutto il mondo: che dire delle grandi firme della moda?
Insomma, apparentemente il nostro è il paese perfetto, avremmo tutte le carte in regola per essere il più famoso e visitato di sempre.
Tuttavia, in Italia c’è qualcosa che non va, qualcosa che le impedisce di brillare più di quanto dovrebbe, e potrebbe. Pochi sono, ad esempio, gli investimenti atti ad incrementare il turismo e la promozione generale del nostro paese. Abbiamo ancora tanto da imparare, e un valido insegnamento potremmo apprenderlo dagli USA.
L’America è sicuramente un paese molto affascinante. Con le sue infinite distese di terra e le città ricche di fascino e di cultura, l’America attira milioni di turisti in ogni periodo dell’anno. Tra il 2013 e il 2017 il “Brand USA”, l’ente di promozione turistico americano, ha speso in attività di marketing ben 650 milioni di dollari. Queste attività sono state rivolte non solo al turismo, ma alla promozione dell’intero paese in tutto il mondo.
Come ha rivelato il presidente e amministratore delegato di Brand USA, Chris Thompson, l’America è il paese più visitato per vacanze lunghe e viaggi di lavoro. Proprio l’aumento di nuovi posti di lavoro (circa 51mila all’anno) ha contribuito alla crescita del turismo e dell’economia americani.
L’agenzia americana si è impegnata sopratutto a promuovere le attrazioni americane tramite i social network, un mezzo più efficace ed immediato in grado di raggiungere le persone in ogni parte del mondo. Ogni anno, la società di Thompson imposta le attività da promuovere su un determinato tema: il 2018 sarà l’anno della musica. Per questo motivo, sono previsti numerosi eventi che racconteranno, attraverso musiche e canzoni, la storia degli Stati Uniti.
L’Italia, per quanto sia bella, è come un bambino portato per lo studio ma che si applica poco a scuola: ha le qualità ma non le sfrutta. Nonostante offra oltre la metà del patrimonio dell’Unesco del pianeta, l’Italia non raggiunge gli stessi numeri di turisti registrati negli USA. Anzi, sono sempre di più gli italiani che preferiscono non “sfruttare” le bellezze del loro paese e si riversano negli Stati Uniti, spendendo per le proprie vacanze oltre 4 miliardi di dollari. Secondo l’amministratore delegato di Brand USA, il numero di turisti italiani oltreoceano aumenterà del 22% entro il 2022.
Questa notevole affluenza è dovuta non solo alla bellezza del paese, ma anche all’importante lavoro di promozione del turismo e della cultura americani, svolto con attenzione e costanza.
Il problema dell’Italia sta proprio nel non investire quanto dovrebbe nel marketing del turismo. Il nostro paese dovrebbe incrementare la promozione della sua cultura, dell’arte, del cibo e dei bellissimi e suggestivi paesaggi. Basterebbe davvero poco, data la quantità di bellezza a nostra disposizione. Si spera che, in un futuro non troppo lontano, l’Italia possa imparare a valorizzarsi nel migliore dei modi.