Sud Dakota, un luogo ricco di fascino e magia.
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Una delle parti del mondo caratterizzate da un enorme fascino è rappresentata dal Sud Dakota da molti considerato come la terra dalle infinità diversità. Questa caratteristica riguarda molteplici aspetti come ad esempio il clima, il paesaggio, ma anche la storia: non a caso questa porzione di territorio è universalmente riconosciuta come la terra dei Sioux.
Partiamo quindi insieme alla scoperta del Sud Dakota, esaminando inizialmente alcuni dei suoi tratti tipici e passando poi alle cose più interessanti, scopri cosa vedere.
Questo stato degli Stati Uniti presenta un’estensione territoriale elevata che lo pone al sedicesimo posto tra le nazioni degli USA e la sua adesione al nascente stato americano avvenne quasi alla fine, solo nel 1889.
Si caratterizza per delle grandi distese di pianure che hanno comportato uno sviluppo notevole dell’industria agricola che fornisce elevate produzioni di fieno, mais, segale e grano. Accanto poi a questo settore economico, l’altra enorme risorsa di questa nazione è rappresentata dal turismo. Cerchiamo quindi di capire quali sono i motivi della presenza di buoni flussi turistici per gran parte dell’anno.
Uno dei principali motivi che hanno contribuito allo sviluppo del turismo in questa nazione è collegato alla storia di questa terra che è strettamente collegata alla sensazione di libertà che si prova visitando i diversi luoghi del South Dakota. Basti pensare alle diverse battaglie che gli indiani Sioux hanno sostenuto per mantenere il possesso delle loro terre contro il potere dei bianchi.
Indipendentemente dal tour che si decide di intraprendere, il consiglio che forniamo è quello di visitare ogni luogo del South Dakota sempre con il massimo rispetto, proprio perché questa terra era considerata intoccabile dai Sioux.
Il tour deve necessariamente prendere avvio dalle Black Hills, una catena montuosa molto imponente, il cui punto più alto raggiunge circa i 2200 metri di altezza.
Le Black Hills sono conosciute principalmente per il Mount Rushmore Nationale Memorial, cioè le enorme sculture che si trovano incastonate nella roccia e che immortalano le teste di quattro presidenti degli Stati Uniti, George Washigton, Thomas Jefferson, Theodore Roosvelt e Abraham Lincoln. I volti dei presidenti dominano un suggestivo panorama fatto di una vegetazione costituita da pini, abeti rossi, betulle e pioppi.
Immediatamente dopo la tappa alle Black Hills, il tour deve necessariamente proseguire verso la parte più sacra del South Dakota, precisamente nel Bear Butte che si trova a nord est della catena montuosa citata. Per le tribù dei nativi di questa zona, si tratta di una porzione di territorio dall’elevato valore spirituale, al punto che ancora oggi vengono svolte delle funzioni religiose molto affascinanti da parte degli indiani del South Dakota.
Essendo un luogo di grande sacralità è opportuno che ci si comporti in maniera adeguata: a tal proposito, i turisti possono effettuare tranquillamente delle escursioni sulla montagna sacra ma è consigliabile chiedere all’ufficio visitatori come comportarsi.
Nella parte pianeggiante di questa nazione non è difficile inoltre imbattersi in mandrie di bufali che pascolano. Questi animali sono sacri per gli indiani, al punto che la leggenda racconta che una delle divinità venerate dagli indiani assunse la forma di bisonte per consentire alle popolazioni indiane, che si trovavano in carestia, di potersi sfamare.
Non si può infine abbandonare questa terra senza aver visitato il Crazy Horse Memorial ossia l’omaggio del South Dakota a Cavallo Pazzo, il leggendario capo della tribù dei Lakota.
Si tratta di un’enorme scultura incastonata nella montagna che riporta il volto del capo indiano ma con ulteriori sculture alle quali si sta ancora lavorando. L’occasione è ghiotta anche per effettuare una breve visita al Museo Indiano all’interno del quale è possibile ammirare la civiltà dei Sioux.