Sudafrica, ritrovata una città perduta grazie alla tecnologia laser

A 50 chilometri da Johannesburg, in Sudafrica, gli scienziati hanno trovato le rovine della città perduta di Kweneng, di epoca pre-coloniale.

Ritrovata la città di Kweneng. A 50 chilometri da Johannesburg, in Sudafrica, gli scienziati hanno trovato le rovine della città perduta grazie all’uso di apparecchiature laser. Fino ad allora, Kweneng era stata solo “intravista”, poiché ricoperta da uno spesso strato di vegetazione.

La città è stata abbandonata nel 1820 e contava circa 10 mila abitanti di etnia Tswana. Kweneng non è antichissima, ma costituisce un importante monumento alla storia pre-coloniale dell’Africa meridionale.

La città perduta

“Abbiamo trovato 900 strutture“. Sembra il soggetto di una pellicola d’avventura, ma in realtà è tutto vero. Come riportato anche dal quotidiano la Stampa, la città di Kweneng non è la classica città antica, teatro di miti e leggende popolari, ma rappresenta comunque un tassello importante nella definizione della storia del Sudafrica in età pre-coloniale.

“Molti indizi testimoniano il ruolo importante che aveva questa città nell’economia locale e non solo”, ha affermato il professor Karim Sadr, che ha aggiunto come la scoperta sia stata accessibile grazie alle moderne apparecchiature laser.

Il lidar per trovare la città

Per scoprire di più su Kweneng, gli scienziati hanno utilizzato il Lidar. Si tratta di una tecnica di telerilevamento, che permette di individuare la distanza di un oggetto o di una superficie, attraverso l’emissione di un impulso laser.

Prima del ricorso al Lidar, la Witwatersrand University aveva individuato i lineamenti della città, nel corso di un’indagine aerea, sopra il territorio dell’attuale riserva naturale di Suikerbosrand, nel 1968. I rilevamenti si erano rivelati decisamente poveri di dettagli, a causa del fatto che la città sia sepolta da uno spesso strato di vegetazione.

Sudafrica, ritrovata una città perduta grazie alla tecnologia laser

Nuovi elementi della città perduta

Con il Lidar gli scienziati hanno fatto ulteriori passi nello studio di Kweneng. Secondo il professor Sadr, i nuovi dati consentirebbero di ricostruire il ruolo economico sociale che la città rappresentava nel territorio, prima dell’abbandono del 1820. Attraverso le nuove apparecchiature, gli esperti sono riusciti a ricostruire un modello 3D, che ha consentito ulteriori studi in merito alla disposizione e organizzazione urbana della città: “Pare che Kweneng fosse divisa in tre quartieri distribuiti su 20 chilometri quadrati”, ha spiegato il professor Sadr, che ha spiegato che gli abitanti avessero riservato un notevole spazio per “due grandi recinti in pietra che probabilmente venivano impiegati per il bestiame“.

Un’ipotesi che giustificherebbe le dimensioni considerevoli della città, molto più estesa rispetto a quanto avevano teorizzato gli storici nel 1968. Con la scoperta di Kweneng si intende anche porre un punto fermo in merito alla discussione ancora in corso tra le autorità locali e i discendenti degli abitanti della città perduta. Questi ultimi vorrebbero che Kweneng fosse riconosciuta come loro patria.

Scritto da Andrea Danneo

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