Sulmona…non solo confetti!

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Questo racconto di viaggio и forse un poТ inconsueto, in quanto и un viaggio fatto da chi abita la cittа che descrive: Sulmona e che per un momento ne diventa scopritore.
Tale scelta nasce dal desiderio di raccontare la cittadina medioevale, fatta di antiche mura, di porte in pietra, chiese, monumenti e non la grossa fabbrica di confetti che tutti si prefigurano!Giа, perchй qui a Sulmona non ci sono solo confetti, buonissimi dТaccordo, ma non solo confetti!
Ci troviamo nel cuore del Parco Nazionale dТAbruzzo, in quello che qualcuno ha definito essere il Polmone Verde dТEuropa, tenuta in considerazione il rapporto tra vegetazione e territorio.

Dalla finestra di casa scorgo il Gran Sasso dТItalia, che se non innevato, riproduce il profilo di una donna supina, vedo inoltre la Majella e il Morrone. Su questТultimo, si ritirт и visse da eremita Celestino V, Fra Pietro da Morrono appunto: , come sostiene Dante.
Sulmona, ha dato i natali nel 43 a.C. al poeta latino Publio Ovidio Nasone, la cui statua и posta in Piazza XX Settembre, luogo di incontro di tutte le generazioni sulmonesi.

Sulmona и in provincia dellТAquila, si raggiunge facilmente con lТautostrada adriatica Roma – Aquila. Al cuore antico della cittа, si giunge con facilitа, a piedi, parcheggiando nei pressi del Tribunale e percorrendo il moderno Ponte Capograssi.
Ci si imbatte subito nel Teatro Comunale e nei Portici caratteristici, che ci immettono in Corso Ovidio, arteria principale dedicata al passeggio pedonale, che attraversa in lunghezza la cittа.
Immediatamente sulla sinistra, troverete quella che qui a Sulmona, confidenzialmente, viene chiamata Piazza XX, abbreviandone il nome. Ogni abitante di questa cittа, almeno una volta nella vita, ha pronunciato la tipica frase: punto di incontro e di svago. EТ impossibile sbagliarsi, in quanto la piazzetta и dominata dalla statua di Ovidio, come dicevo.
Proseguendo a salire, in quanto la strada и lievemente in pendenza, ma in realtа si va verso sud, ci si imbatte nella Fontana del Vecchio, sormontata da una testa barbuta, da cui prende il nome.Essa и addossata al primo pilone dellТAcquedotto Medioevale, straordinario esempio di antica ingegneria idraulica.
Di fronte allo stesso cТи la Chiesa di San Francesco della Scarpa e poco piщ avanti Piazza del Carmine.

Guardando attraverso gli archi dellТAcquedotto, scorgerete invece Piazza Garibaldi, anticamente Piazza Maggiore, al cui centro cТи la Fontana Monumentale e dietro la quale cТи la Chiesa di San Filippo Neri.

Su un lato della medesima Piazza, alla destra dellТAcquedotto, un poТ nascosta, cТи la Chiesa di Santa Chiara, restaurata dopo i bombardamenti. AllТinterno della stessa, cТи la Ruota di legno, dove le madri indigenti, anticamente abbandonavano i figli, certe che sarebbero stati accuditi dalle Clarisse.
In Piazza Garibaldi, ancora oggi, il mercoledм ed il sabato, si fa il mercato, a Pasqua invece, vi viene rappresentata la resurrezione di Cristo.
La festa della Pasqua и conosciuta come la Madonna che scappa in Piazza, in quanto si rappresenta, la corsa della Madonna, inizialmente incredula, verso il figlio risorto. Anche agli occhi di un laico, la rappresentazione apparirа toccante, poichй simboleggia la forza dellТamore materno.
Sempre in Piazza Garibaldi, lТultima settimana di luglio, viene rappresentata la Giostra Cavalleresca e il Corteo in abiti medioevali dei casati nobiliari. Tale evento attrae molti turisti anche dal resto dellТEuropa, in quanto, la prima domenica di agosto, и dedicata al duello tra i Paesi Europei gemellati.
Proseguendo a salire, il Corso termina con una delle famose Porte (si dice fossero 12) che davano accesso allТantica cinta muraria: Porta Napoli, un poТ prima della quale, sulla destra, cТи la Chiesa di Santa Maria della Tomba.
Pare che tale chiesa prenda il nome dagli innumerevoli ritrovamenti di resti umani ivi sepolti, su cui esistono varie leggende.

Facendo il percorso opposto, sempre partendo da Piazza XX, si va in direzione della Villa Comunale. Vi imbatterete immediatamente nella Chiesa della SS. Annunziata, bellissima architettura, di recente restaurata, al cui interno cТи un piccolo Museo Civico.

Subito dopo, cТи la Chiesa della Trinitа e per finire, prima della Villa Comunale, sempre sulla sinistra, Porta Romana.
Se avrete la pazienza di attraversare la Villa, vi troverete nellТantichissima Cattedrale di San Panfilo, patrono di Sulmona, andateci, ne vale la pena.
Tutto ciт senza spendere una lira e movendovi agevolmente a piedi!
Sulmona, per restare in tema di confetti, и una piccola bomboniera, graziosa, vivibile(meno di 30.000 ab.) e dal passato illustre, a circa 60 km sia da Aquila che da Pescara e a 150km da Roma. Aquila и molto bella ed antica, Pescara, modernissima, и un enorme centro commerciale ed ospita lТabitazione del poeta DТAnnunzio, in Corso Mantonи.
DТinverno si puт sciare a Roccaraso o Scanno percorrendo pochi km, dТestate si puт andare al mare a Pescara e dintorni o fare escursioni in mountain bike o a piedi, tra i vari percorsi naturali. Si puт visitare il Parco Nazionale, i vari siti archeologici, gli innumerevoli castelli sparsi tra i vari Paesi limitrofi, dТestate ci sono numerose sagre e feste popolari.
Nel centro di Sulmona и stata adibita da tempo, unТarea camper e pare ce ne sia unТaltra in allestimento nella zona industriale, esistono piccoli alberghi o appartamenti affittabili per periodi di soggiorno piщ lunghi.
Di Ristoranti, Bar, Pubs e Pizzerie, ne troverete a bizzeffe, и sufficiente attraversare Corso Ovidio.

Scritto da Redazione Viaggiamo

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