Cosa vedere e cosa sapere sul Tempio della Letteratura di Hanoi.
Una delle tappe fondamentali da visitare ad Hanoi è il famoso Tempio della Letteratura. Un luogo incredibile ricco di storia e di tradizione. Ma scopriamo di più su questo importante tempio vietnamita.
Situato a circa 2 chilometri dal lago Ho Hoan Kiem, il Tempio della Letteratura, anche chiamato in vietnamita Văn MiếU, costituisce un raro esempio di architettura tradizionale.
Il Tempio fu costruito nel 1070 per volere dell’imperatore Ly Thanh Tong che lo dedicò a Confucio, e nel 1076 divenne sede della prima università del Vietnam riservata agli eredi di famiglie nobili e potenti. La sua destinazione cambiò solamente nel 1802 quando, l’imperatore Gia Long, decise di trasferire nella nuova capitale, Hué, la sede dell’Università.
Il Tempio della Letteratura è spesso citata come una delle più pittoresche attrazioni turistiche di Hanoi. Tutt’oggi, l’edificio è molto ben conservato ed è un superbo esempio di architettura tradizionale vietnamita.
Il Tempio della Letteratura di Hanoi è un complesso dalla forma rettangolare composto da 5 cortili concatenati tra loro e protetto da un alto muro perimetrale di mattoni scuri. I primi due blocchi che lo compongono sono giardini meravigliosi che conducono ai restanti tre segmenti del Tempio con pavimenti piastrellati. Qui, poi, si trovano la sala di Confucio e la sala Thai Hoc, dedicata a tre grandi Re vietnamiti, che sono il vero cuore del Tempio della Letteratura di Hanoi.
Ma vediamo cosa visitare e quali sono i luoghi più importanti da non perdere.
Una volta acquistato il biglietto si accede ad un giardino semplice sul quale si affaccia in lontananza l’ingresso principale del Tempio della Letteratura, il Grande Portico. Questa è un’entrata a due registri di pietra locale, in simil marmo sulla quale si aprono tre cancelli, custodita da allegorici cani-leone, posti a difesa della cultura e delle anime. Sulla parte alta del cancello d’entrata si può chiaramente distinguere un’iscrizione cinese che risale a circa 300 anni fa.
Varcando il cancello principale del Grande Portico ci si ritrova di fronte al secondo giardino diviso in due metà perfette da un viale centrale di mattoni color cotto. Alla fine del percorso si giunge alla Grande Porta di Mezzo incorniciata ai lati dalla porta del talento acquisito e della virtù compiuta.
Il terzo giardino nel quale ci si imbatte è il Gran Cortile di Mezzo. Questo è un luogo davvero paradisiaco che sembra quasi irreale.
Un’oasi verde con uno specchio d’acqua centrale, il Pozzo della Celeste Chiarezza, sul quale si affacciano 2 grandi porticati simmetrici che ospitano le Stele della Tartaruga. Si tratta di lastre di pietra incise con i nomi degli studenti dell’antica università che superavano brillantemente gli esami. Tuttavia, delle 112 stele originarie ne sono giunte fino a noi solamente 82. Le lastre sono sorrette dalla testuggine di una tartaruga, simbolo di longevità nella cultura vietnamita.
Varcando il porticato della Grande Casa delle Cerimonie si accede, quindi, alla Bai Duong, la sala di Confucio. Proprio qui, infatti, si trova il prezioso altare del filosofo, di un bellissimo colore rosso con decorazioni oro, presidiato da due gru ritte su piccole testuggini, simbolo di buon auspicio e di protezione.