The Last of Us: l’America post-apocalittica girata in Canada

La serie HBO si sposta in Alberta per ricreare un mondo in rovina

Un’ambientazione unica per una storia potente

La serie The Last of Us, prodotta da HBO e ispirata al celebre videogioco, ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua narrazione intensa e i suoi personaggi indimenticabili. Ambientata in un’America post-apocalittica, la serie ha scelto di girare gran parte delle sue scene in Canada, precisamente nella provincia dell’Alberta.

Questa scelta ha permesso di ricreare un’atmosfera di desolazione e speranza, utilizzando paesaggi naturali che si prestano perfettamente a rappresentare un mondo in rovina.

Le location canadesi che diventano America

Calgary, High River e Fort Macleod sono solo alcune delle città che hanno fatto da sfondo a questa epica narrazione.

Calgary ha ospitato scene che evocano la zona rossa di Boston, mentre High River ha ricreato momenti chiave della trama, come la casa dei protagonisti e il famoso vicolo degli scontri iniziali. Fort Macleod, invece, ha trasformato le sue strade polverose in una Austin in rovina, dimostrando come il Canada possa facilmente sostituire l’America in un contesto narrativo così complesso.

Un viaggio tra paesaggi mozzafiato e tensione narrativa

Le riprese si sono estese anche nel Parco Nazionale dei Laghi Waterton, dove la natura selvaggia ha fornito un contesto drammatico per alcune delle scene più intense della serie. Qui, la cattura di Ellie da parte di un gruppo ostile si svolge in un paesaggio innevato che amplifica la tensione della narrazione. Inoltre, la cittadina di Jackson, ricreata a Canmore, offre un rifugio sicuro in un mondo altrimenti ostile, evocando atmosfere che ricordano serie cult come Twin Peaks.

Un’America reinventata attraverso la scenografia

Con l’inizio della seconda stagione, la geografia narrativa si espande ulteriormente, spostandosi verso ambientazioni ispirate a Seattle, ma ancora una volta ricostruite in Canada. I quartieri labirintici e complessi, frutto di un attento lavoro scenografico, danno vita a tensioni tra fazioni rivali, rendendo la narrazione ancora più avvincente. La creazione di spazi come il Greenplace Market, ricostruito per una delle scene centrali, dimostra l’abilità della produzione nel ricreare un’America che, pur non essendo reale, riesce a colpire profondamente il pubblico.

Scritto da Redazione Viaggiamo

Sidi Bou Said: il gioiello della Tunisia tra arte e natura

Gardaland festeggia 50 anni con novità straordinarie e attrazioni uniche

Leggi anche