La storia di Torre Astura è affascinante; dalla parole di Cicerone appare come un luogo ameno, ricco di pinete e foreste, che fanno da sfondo al suggestivo castello.
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La storia di Torre Astura percorre secoli ed ere diverse, dai tempi di Cicerone fino ai giorni nostri. La torre è una delle varie fortificazioni della costa laziale, a 10 km dalla cittadina di Nettuno, parte della città metropolitana di Roma, ma per le sue caratteristiche e peculiarità rappresenta davvero un unicum nel suo genere.
Il nome deriverebbe dal latino Astur, Astore in italiano, un rapace di media grossa taglia. Ai tempi dei romani il sito era un porto sulla foce del fiume Astura, lungo la Via Severiana, via percorsa da letterati e studiosi, luogo di ville e abitazioni di villeggiatura.
Si pensa che lo stesso Cicerone avesse una casa ad Astura, dove risiedette nel periodo della fuga da Marco Antonio. Dai suoi scritti Astura appariva come un vero e proprio paradiso, ricco di amenità.
Difatti il porto era circondato di pinete, ampie foreste di querce e cerri millenari, affacciata sul mare, perfetta come luogo di otium per i ricchi romani.
La storia della fortezza e della sua torre, risale al I secolo a.C. il secolo appunto di Cicerone; si pensa che in quell’epoca la fortezza fosse parte del villaggio sulla già citata Via Severiana, che collegava la città di Portus con Terracina. Il castello di Torre Astura, ancora oggi visibile, era allora costituito da due parti, unite fra loro da un ponte. Una parte sulla terraferma, e un’altra insulare, posta su un’isola artificiale.
La descrizione del luogo si ha in parte grazie agli scritti di Cicerone, che fanno pensare che egli avesse vissuto proprio in quel castello, poi successivamente modificato.
In epoca medioevale, dopo essere molto probabilmente diventata una villa imperiale, e dopo la costruzione del porto artificiale, di cui oggi si possono ancora ammirare due bracci, la fortezza fu adibita a costruzione militare. Fu per questo costruita una struttura quadrata con una torre, le cui documentazioni risalgono alla fine del 1100.
La fortezza passò poi nelle mani di varie famiglie, dai Frangipane, ai Caetani, agli Orsini, fino ai Colonna.
La famiglia Colonna nel 1427 decise di ristrutturarla e renderla un castello vero e proprio. In funzione difensiva fu anche aggiunta una torre di vedetta di base pentagonale. La struttura fu poi ulteriormente ingrandita, secondo le teorie urbanistiche rinascimentali, fino a che la torre si trovò al centro dell’intero complesso.
Nel corso del 1800 la fortezza passò nelle mani di altre famiglie, finché la famiglia Borghese decise di trasformarla in abitazione, sottoponendola ad altre forme di restauro.
Alla fine del 1900, il Ministero della Difesa entrò in possesso del territorio, compreso il Castello e la pineta circostante, rendendolo aria protetta, in quanto parte del Poligono di tiro militare di Nettuno.
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