Rispetto agli altri paesi del centro e nord Europa, dove ha avuto un ampio sviluppo, in Italia lo stile Gotico ha avuto una durata minore, non viene mai adottato integralmente, ed è comunque spesso filtrato attraverso una particolare visione più classica.
Saranno proprio queste differenze interpretative che poi condurranno al Rinascimento, stile che nasce proprio in Italia.
Nelle città italiane si manifestano molte derivazioni e adattamenti del gotico transalpino sulle componenti locali, romaniche, bizantine e classiche, che persistono per tutto il ‘200 e soprattutto nella pittura.
Momento di massimo sviluppo del gotico italiano è il ‘300, seguito dalla prima metà del ‘400 nelle città del nord-Italia, mentre in Toscana e al centro si è già sviluppato il Rinascimento.
Nella prima metà del ‘200, in Italia, sulle strutture solide, massicce, semplici delle costruzioni romaniche s’innestano o si sovrappongono elementi gotici. Possono essere:
– Elementi strutturali, come archi acuti, volte a ogiva, pilastri a fascio, archi rampanti;
– Elementi ornamentali, come cornici, portali, finestre.