Sapete che esistono i Tracking Device per non perdere la valigia in aereo? Scoprite quali e come funzionano!
Argomenti trattati
In aeroporto il caos regna sovrano soprattutto al momento del ritiro della valigia lasciata in stiva. Ecco che in nostro soccorso arrivano i Tracking Device, ma come funzionano? Scoprite come per non perdere la valigia.
Una delle preoccupazioni reali dei viaggiatori in aereo è quella di smarrire la valigia una volta atterrati, al momento del ritiro. Ma proprio per evitare che già accada e godersi il viaggio, esistono i Tracking Device, che servono a capire se i bagagli sono in transito, sono andati perduti o persino rubati, in questo modo si può inserire nel proprio bagaglio un tracker Gps.
Questi dispositivi, di piccole dimensioni, sfruttano la rete Gps per monitorare la posizione e lo spostamento degli oggetti a cui vengono applicati: possono finire nella tasca di uno zaino, oppure possono essere allegati a un portachiavi. Poi, tramite apposite app (o anche via web) si può consultare in ogni momento dove si trovano. In commercio ce ne sono tanti e diversi, vediamo i più utilizzati.
Il tracker di Apple può essere facilmente individuato tramite l’app Dov’è. Grazie alla rete formata da tutti i dispositivi di Cupertino con a bordo i processori U1, l’Apple AirTag è in grado di restituire risultati accurati.
Funziona in modo analogo all’AirTag e sfrutta sia il bluetooth sia la rete di dispositivi Samsung per individuare gli oggetti a cui è applicato. Inoltre può essere collegato a dispositivi casalinghi ‘smart’ e può essere usato per attivarli o disattivarli.
Si tratta di un Tracker pensato per chi viaggia spesso: sfrutta le reti 3G oltre alla connessione Bluetooth e alle reti Wi-Fi. E può contare su una batteria notevole.
Prima che arrivasse l’AirTag di Apple, Tile era la stella polare dei localizzatori. E il Mate era uno dei più completi, nonché la miglior alternativa dal punto di vista del rapporto tra qualità e prezzo per far sì che la vostra valigia non vada persa. Ha una portata Bluetooth fino a 60 metri, dopodiché entra in gioco la Community Find che ha un meccanismo di funzionamento del tutto uguale alla rete Dov’è, sfruttando l’app Tile sullo smartphone.