A parte quella “Occidentale”, anche altre diverse culture festeggiano il Capodanno o una sorta di inizio di un nuovo anno. Uno davvero particolare è quello della religione islamica, che si festeggia non in una data precisa, bensì il primo giorno del mese di “Muharram” e che può variare in quanto il calendario islamico si basa sull’anno lunare di circa 11 giorni più breve di quello solare del calendario gregoriano occidentale.
Il “Maal Hijra” o Capodanno Islamico è molto più sobrio rispetto a quello della tradizione cattolico-cristiana. Infatti, i musulmani si riuniscono nelle moschee per effettuare delle preghiere speciali indirizzate al profeta Maometto, a cui rendono omaggio. Inoltre, questo evento viene “festeggiato” in maniera diversa se si appartiene al gruppo “sunnita” o “sciita” dell’Islam.
Infatti, questi ultimi commemorano la battaglia di Kerbala. In seguito, questi effettuano un periodo di digiuno e preghiera. In altre regioni di tradizione islamica, invece, il Capodanno si festeggia in maniera un pò più festosa. A livello culinario, il primo giorno del nuovo anno si celebra con sette pietanze: Sabzeh, germogli a base di frumento e lenticchie; Samanu, un dolce a budino fatto sempre di frumento; Seeb, che sono delle mele; Senjed, un dolce a base di frutta secca derivata dalla pianta del Loto; l’aglio; Somaq, che sono delle bacche; ed infine il Serkeh, che è dell’aceto.