Emilia Romagna, specialità gastronomiche celebri e gustose, tutte da scoprire attraverso itinerari autunnali.
Ecco alcuni itinerari dove andare alla scoperta delle migliori prelibatezze dell’Emilia Romagna.
La regione Emilia Romagna è “culla” di tante specialità enogastronomiche conosciute in tutto il mondo e dove il buon cibo è tradizione.
Moltissimi sono i piatti tipici locali a cui si abbinano vini di altissima qualità, da assaporare e gustare visitando le bellissime città emiliano-romagnole. Un primo itinerario enogastronomico potrebbe ricalcare la via Emilia, partendo da Parma, dove troviamo il tipico “vescovo” (un salume di maiale disossato, riempito di cotechino e bollito) e il celeberrimo “culatello di Zibello” (coscia di maiale lavorata e salata subito dopo la macellazione); per finire a Faenza, dove degustare vini di altissimo livello quali il Sangiovese ed il Lambrusco.
Un secondo itinerario ci porta nella zona dell’appennino emiliano, nei pressi di Piacenza in cui possiamo assaporare la famosa “Coppa” piacentina (fatta con parti pregiate di maiale, pepe e varie spezie), a cui si accompagnano i gustosi “gnocchi all’aglio” o i “pisarei e faso” (gnocchi con fagioli locali). Il tutto abbinato al vino “Gutturnio”. Un terzo itinerario ci fa conoscere l’importante tradizione culinaria delle zone del Ferrarese e Reggiano, dove troviamo due prodotti di origine ebraica: il “buricco” (tortello ripieno di carni di pollo e vitello) e il “polpettone di tacchino” (carne del petto dell’animale avvolto in una pelle e cotta); a cui si abbina poi il tradizionale “erbazzone” (torta salata a due strati con bietole, uova, pezzi di pancetta e parmigiano).
Naturalmente non abbiamo parlato delle “classiche” specialità regionali, quali tortellini e ravioli, per citarne solo alcune.