Il quartiere di Trenno si trova nella periferia occidentale di Milano, non molti lo conoscono. Qui il tempo sembra essersi sospeso, in un’oasi di verde tranquillo, dove la vita frenetica della città non esiste, nonostante si trovi a Milano.
Ecco la guida che vi farà scoprire la sua storia e cosa vedere.
Trenno, un antico quartiere di Milano: cosa vedere
In passato il paesaggio di Trenno fu caratterizzato dal fiume Olona, che poi fu deviato a Rho per alimentare il sistema difensivo di Milano, e oggi il suo corso è interrato sotto il quartiere Gallaratese.
All’inizio del secolo scorso, il quartiere era ancora per lo più rurale, caratterizzato da cascine, mulini e fontanili.
Oggi, il quartiere ha subito una trasformazione, diventando principalmente una zona residenziale con condomini moderni, ma continua a mantenere l’atmosfera e le caratteristiche della vecchia borgata. Trenno è un’oasi di tranquillità e verde in una metropoli frenetica, per questo motivo quando avete voglia di staccare dalla routine da città, questo parco è perfetto per rilassarsi e fare passeggiate. Si tratta più di un piccolo paesino di compagna che di un vero e proprio quartiere milanese.
Forse Trenno è riuscito a mantenere la sua identità perchè ha dei confini ben definiti rispetto ai quartieri adiacenti.
La storia del quartiere
La storia del quartiere risale al Basso Medioevo e include il periodo in cui era il capoluogo di un feudo della famiglia Melzi. In epoca romana, le località lungo le grandi arterie prendevano nomi basati sulla loro distanza, e Trenno era nota come il “3º miglio.”
Inizialmente nacque come ordinamento comunale, come testimoniano dei documenti, e poi passò nel 1658 nelle mani di feudatari privati, la famiglia Melzi, e successivamente al Conte Cesare Monti, fino a quando fu incorporato in Milano nel 1808.
Nel 1841, il territorio comunale si espanse con l’annessione di Lampugnano, e nel 1869 furono inclusi i quartieri di Quarto Cagnino, Quinto Romano e Figino, posizionati lungo la strada che collega Milano a Novara.