In alcuni luoghi remoti della terra, la parola tempo non esiste, come le tribù amazzoniche che vivono senza tempo. Ma quali sono e qual è la loro cultura? Scopriamo tutte le abitudini e le curiosità sulla loro cultura.
Tribù amazzoniche che vivono senza tempo
Si chiama Amondawa, la tribù che vive al di là del tempo, un popolo che non sa cosa siano orologi e calendari. Una popolazione che vive in una remota foresta dello stato brasiliano di Rondônia, venuta per la prima volta a contatto con l’esterno nel 1986, sembra non possedere una nozione astratta di tempo. Nessuna sveglia, o agenda, o promemoria. Qui il tempo non esiste, se non in base al susseguirsi di eventi.
Una cultura ben lontana dalla nostra che scandisce il tempo in minuti, ore, mesi, e anni. Ma scopriamo tutte le curiosità e le informazioni su questo particolare popolo dell’Amazzonia.
La tribù degli Amondawa
Gli Amondawa, anche noti come Amundava, sono un gruppo etnico del Brasile con una popolazione stimata in 107 individui nel 2010. Una tribù con la propria lingua. l’Amondawa, e principalmente di fede animista.
Gli abitanti della tribù vivono negli stati di Rondônia e Acre, vicino al fiume Jiparaná.
Secondo una ricerca della università inglese di Portsmouth, pubblicata nel 2011 sulla rivista Language and Cognition, nella cultura di questo gruppo etnico non esiste la concezione del tempo, ossia non esiste la concezione del trascorrere dei giorni e degli anni né il trascorrere dell’età dell’individuo. Infatti, le varie fasi della vita di una persona, dalla fanciullezza alla vecchiaia, vengono classificate semplicemente cambiando il nome dell’individuo in base al ruolo che ricoprono durante l’arco della vita all’interno della società.
Un popolo rurale che non ha voluto subire i cambiamenti della modernizzazione, mantenendo tradizioni antiche e preservando una cultura millenaria.
Ricerche e cultura
Secondo i ricercatori, l’assenza del concetto di tempo deriverebbe dall’assenza del «tempo tecnologico», ovvero di un calendario e di un sistema numerico. Non saper contare, infatti, avrebbe impedito lo sviluppo della nozione di tempo tra gli Amondawa, che, peraltro, hanno goduto di un isolamento straordinario. Da allora hanno, tuttavia, cercato in tutti i modi di preservare il proprio stile di vita, arricchito da continue feste e rituali. Come l’Yreruá, per esempio, in cui gli uomini fanno finta di lanciare le proprie frecce, mentre le donne danzano, stringendosi alle loro braccia, e un «capo» dà il ritmo con un flauto e battendo i piedi.
Non è, tuttavia, corretto parlare di assenza di tempo o di stagioni. Infatti, il popolo degli Amondawa hanno un loro metodo per riferirsi al passare del tempo, distinguendo i periodi aridi da quelli piovosi.