Pochi racconti epici sono cosi studiati come l’Odissea e l’Iliade, scritte da Omero intorno all’800 a.C.
Questi poemi narrano della guerra di Troia. La città di Troia si trovava in quella che è oggi l’attuale Turchia, tra l’Asia e l’Europa. A causa della sua esposizione geografica, Troia era un centro culturale e commerciale molto importante. I poemi epici di Omero raccontano di come Elena, la splendida moglie del re di Sparta Menelao, fuggì con il principe troiano Paride.
Ciò causò la guerra di Troia e fece guadagnare ad Elena la reputazione della donna che portò alla guerra migliaia di navi. Menelao lanciò un’enorme offensiva contro Troia e ne derivò una guerra di vaste proporzioni che infine coinvolse il noto cavallo di Troia, Achille e tanti altri episodi famosi.
Con una storia cosi mista a leggenda, non c’è da stupirsi che gli storici abbiano persino dubitato della reale esistenza della città di Troia. E’ evidente che Troia fu abbandonata dopo la guerra, dal 1100 al 700 a.C.
Fu poi ricostruita e ripopolata prima di essere occupata dai Romani nel 85 a.C.
Poco dopo, la civiltà si spense e rimase sepolta fin quando fu scoperta nel 1822.
Gli archeologi scoprirono diversi strati della città costruiti l’uno sugli altri. Le pareti di pietra e le fortezze presenti nel sesto e settimo strato sono a quanto pare la città descritta nei poemi di Omero e la leggenda della guerra di Troia oggi è ampiamente accettata, sebbene le sue cause siano ancora incerte.