In Arabia Saudita arriva Under One Sky, il festival della luce a Riyadh con opere e installazioni mozzafiato.
È tutto pronto per dare inizio al festiva Under One Sky in Arabia Saudita, un evento che celebra la luce e che vuole essere un segno di rinascita dopo la pandemia. Scopriamo, quindi, tutti i dettagli e le installazioni più belle del festival.
Saranno oltre 60 gli artisti internazionali che parteciperanno allo straordinario evento dedicato alla luce. Under One Sky è il nome del festival della luce che si terrà a Riyadh. La capitale dell’Arabia Saudita diventerà un teatro di luci e magia, simbolo di rinascita dopo il difficile anno che ha messo in ginocchio il mondo intero.
La prima edizione della rassegna vuole anche essere un segnale di cauta apertura da parte di un Paese ancora attraversato da profonde contraddizioni politiche e sociali.
Il festival comprende 33 installazioni luminose in altrettante zone della città, una mostra storica Light Upon Light: Light Art since the 1960s e un programma di attività speciali.
Non mancheranno, quindi, tour, conferenze, workshop, attività per famiglie, film e musica, anche online.
L’evento, curato da Eiman Elgibreen e Pam Toonen, si propone come catalizzatore per gli artisti per creare opere che rispondono all’inclusività e alle pratiche umane condivise.
Ma scopriamo di più sul magico evento.
Riunirsi intorno alla luce è un impulso umano universale, per guardare le fiamme di un falò così come le stelle. Da questo concetto prende forma il festival, che comprende tutte le forme di light art, fra cui sculture, proiezioni, spettacoli interattivi, arte cinetica.
Il festival è realizzato da Riyadh Art, il programma nazionale di arte pubblica del Regno dell’Arabia Saudita.
Le installazioni luminose illumineranno più zone della città, con due hub principali: il King Abdullah Financial District (KAFD), e il centro storico dell’epoca di Re Abdulaziz.
Secondo Khaled Al-Hazani, direttore di Riyadh Art, il Noor Riyadh è una celebrazione della luce e dell’arte su una scala senza precedenti. Ed è proprio l’arte il linguaggio universale, così come la luce è un simbolo di speranza.
Se il tema nella sua traduzione inglese è immediatamente riconducibile a un pubblico internazionale, le parole in arabo (تجمعنا سماء واحدة) significano letteralmente “ci riuniamo sotto un unico cielo”.
Il festival nasce come progetto che coinvolge 60 artisti, fra cui i sauditi Ahmed Mater, Lulwah Al-Homoud, Ayman Zedani, Saeed Gamhawi, e artisti internazionali come Daniel Buren, Robert Wilson, Carsten Höller.
Lida Castelli è il direttore artistico del progetto delle 33 installazioni che illumineranno la capitale dell’Arabia Saudita fino al 12 giugno 2021.
L’evento prevede anche attività online che coinvolgeranno il mondo intero tra proiezioni di film e musica, conferenze e tanto altro.