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I velisti sono più felici degli altri esseri umani? Secondo la scienza sì, perché sia la vista del mare che il contatto con l’acqua sono sinonimo di gioia. A testimoniarlo è, tra l’altro, una ricerca scientifica che è durata per ben dieci anni, i cui risultati sono stati resi noti attraverso Environmental Psichology. Insomma, chi si è sempre domandato per quale motivo dopo essere tornato da un viaggio in barca a vela pensava di essere più contento e di aver ritrovato il benessere perduto ora ha le risposte di cui era in cerca. Già il mare di per sé contribuisce ad accrescere il livello di felicità personale: e se ci si dedica a una vacanza in barca a vela i benefici risultano ancora più evidenti.
Come fare per organizzare una vacanza in barca a vela
Per organizzare un viaggio in barca a vela o in catamarano, memorabile con skipper, il consiglio è quello di affidarsi a Quality Sail, approfittando dei servizi offerti da un gruppo di armatori professionisti con un bagaglio di esperienza davvero notevole. Le esperienze proposte da Quality Sail rappresentano il migliore compromesso possibile in alternativa al noleggio barca a vela e al charter. Le destinazioni tra cui è possibile scegliere sono tante, dalle Isole Baleari alla Sardegna, dalla Grecia alla Corsica, dai Caraibi alle Eolie.
Le spiegazioni della scienza
Secondo lo studio scientifico che abbiamo citato, l’acqua è in grado di favorire nel corpo umano la produzione di ossitocina, di serotonina e di dopamina: sono tutte sostanze chimiche che hanno a che fare con la felicità. Non è un luogo comune, insomma, sostenere che l’acqua contribuisca a far diventare più felici. Una ricerca che è stata effettuata attraverso l’app Mappiness, con oltre un milione di risposte prese in considerazione, ha messo in evidenza che rimanendo all’aria aperta le persone avvertono una sensazione di maggiore serenità. Inoltre, sono più felici di più del 5% nel momento in cui si trovano in prossimità dell’acqua: il che è proprio quel che succede nel corso di un viaggio in barca a vela.
I benefici per il cervello
La vista del mare, poi, esercita un influsso benefico per il cervello. Una ricerca effettuata con due gruppi di studenti ha previsto l’assegnazione di una stanza con vista sulla città a uno dei due gruppi e di una stanza con vista sul mare all’altro gruppo. Lo scopo di questo studio era quello di verificare se tale circostanza potesse determinare delle differenze dal punto di vista della concentrazione e sul piano del rendimento. Ebbene, il gruppo che si trovava nelle stanze con la vista sul mare ha messo in evidenza una capacità di concentrazione più elevata e ha conseguito risultati migliori nei test. E visto che i velisti possono guardare il mare da qualsiasi parte, è evidente che il loro rendimento intellettuale è destinato a crescere.
Rilassarsi grazie al mare
Il panorama offerto dai paesaggi marini, ancora, esercita un potere rilassante molto prezioso. È sufficiente guardare delle immagini che riproducono uno scenario marittimo, e ovviamente guardare le onde del mare di persona, per fare in modo che nel cervello entrino in funzione delle aree che sono correlate al recupero di ricorsi piacevoli, alla stabilità emotiva e in generale a un atteggiamento positivo. Sono tutte sensazioni che, quando si è su una barca a vela, risultano moltiplicate e accentuate.
Il blu è una garanzia di serenità
Non vanno sottovalutati gli effetti psicologici del colore blu, una tonalità a cui viene attribuita la capacità di rallentare la pressione del sangue, il ritmo della respirazione e il battito del cuore. È stato riscontrato che i battiti cardiaci diventano meno veloci se ci si trova in una camera totalmente pitturata di blu; al tempo stesso si è pervasi da appagamento e benessere, per una sensazione di piena armonia e di pace. Infine, i velisti traggono vantaggio anche dall’aria salmastra, che si caratterizza per un elevato contenuto di minerali che, tramite la respirazione, vengono introdotti nell’organismo. L’aria di mare dovrebbe essere respirata specialmente se le acque sono agitate, dal momento che le onde sprigionano il potassio, lo iodio, il magnesio e il cloruro di sodio. E chi si trova su una barca a vela lo sa molto bene.