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La Giamaica è un’isola bellissima e che culturalmente differisce molto dal resto dei Caraibi. La Giamaica è la terra dei rasta, del reggae e di Bob Marley, è il luogo dove l’America incontra l’Africa. Ma è anche un paese dove la criminalità è molto diffusa ed è per questo che un viaggio sull’isola deve essere accompagnato da qualche precauzione
La radio che trasmette un pezzo reggae, il panorama di una spiaggia orlata di palme e un cocktail a base di rum locale.
E’ più o meno così che abbiamo sempre immaginato le nostre vacanze in Giamaica, qualcuno di noi sostituendo il cocktail a base di rum con qualche altra sostanza. Ma questa è solo una faccia della medaglia. La Giamaica, anche se bellissima, non è un posto facile da visitare, a meno che non si decida di trascorrere l’intera vacanza in un resort a cinque stelle.
Sull’isola è molto diffusa la criminalità e il paese caraibico è il quinto al mondo per il tasso di omicidi. Va inoltre detto che non è il posto adatto per i turisti gay, poiché l’omosessualità è poco tollerata, o perlomeno che non è consigliato dichiarare apertamente di essere gay. Ma se terrete gli occhi aperti, e mostrerete quel “respect” tanto caro alla cultura rasta, la Giamaica sarà in grado di offrirvi una vacanza particolare e mai scontata.
La Giamaica è la terza isola dei Caraibi per estensione e si possono seguire numerosi itinerari per visitarla. Solitamente il viaggio inizia a Kingston, la vibrante capitale che si trova sulla costa sud-orientale, e si conclude sulle spiagge di Negril e Montego Bay, situate nella parte nord-occidentale dell’isola. Le tappe intermedie dipendono dai gusti dei singoli viaggiatori, ma la maggior parte dei turisti passa da Ocho Rios. Le località di mare rispettano tutti i canoni dei Caraibi: acqua limpidissima, spiagge stupende e fondali che invitano alle immersioni. Culturalmente, invece, la Giamaica differisce sensibilmente dagli altri paesi dell’area. In nessun altro luogo dei Caraibi è così forte il legame con l’Africa. Il cattolicesimo, che è largamente diffuso nella regione, lascia il posto al rastafarianesimo, una religione che vede in Hailè Salassiè, imperatore d’Etiopia dal 1930 al 1974, la reincarnazione del Cristo che si è fatto uomo per la seconda volta. La lingua più parlata è un idioma creolo che deriva dall’inglese, ma che non è facile da capire neanche per chi l’inglese lo parla perfettamente.
Alcuni viaggiatori preferiscono stare a Kingston il meno possibile. Non è difficile comprenderne il perché: la capitale del paese ha fama di città violenta, dove la criminalità è molto diffusa, e agli occhi dei turisti può sembrare squallida e decadente. Per visitarla è necessaria la massima cautela, ma è certamente una tappa obbligata per i fan di Bob Marley. La sua casa, trasformata in museo, raccoglie numerosi cimeli del re del raggae, morto a 36 anni a causa di un cancro. Sono molto pittoreschi anche gli edifici coloniali che si trovano nel centro della città. A Kingston vi è una vibrante vita notturna, ma se volete ballare su un ritmo raggae è meglio che non esploriate in autonomia le discoteche della città. Fatevi indicare un locale sicuro dal ragazzo che si trova alla reception del vostro albergo.
Sulla costa settentrionale dell’isola ci sono una serie di località interessanti. La più famosa di queste è certamente Ocho Rios, che è un porto molto frequentato dalle navi da crociera. Le strutture turistiche sono sufficientemente sviluppate, la spiaggia è un largo semicerchio di sabbia bianca e vi sono diversi locali in cui trascorrere una piacevole serata. A 3 chilometri dalla città ci sono le Dunn’s River Falls, le cascate più belle e più visitate di tutta la Giamaica. Un’altra località molto popolare è Port Antonio, che nel passato è stata frequentata da diverse star di Hollywood. L’atmosfera è da film di James Bond e la città è una buona base per visitare le Blue Mountains.
Montego Bay è il cuore turistico della Giamaica. Le strade che si trovano vicino al mare, su cui si affaccia una bella spiaggia in stile caraibico, sono piene di grandi alberghi e di resort, di negozi e di ristoranti. Montego Bay è una località sufficientemente sicura, ma è anche una delle città più costose del paese. Il turismo è in netta espansione a Negril, che si trova a un’ottantina di chilometri da Montego Bay e che un tempo era uno dei luoghi preferiti dagli hippie nordamericani. La graziosa spiaggia di sabbia bianca, lunga sette chilometri, è frequentata da un numero crescente di viaggiatori e le strutture ricettive spaziano da quelle economiche a quelle di lusso. Se volete vedere le piantagioni di marijuana dell’entroterra, rivolgetevi ad una delle agenzia che organizzano i ganja-tours. Ma sappiate che prima di partire sarete costretti a fumare con le guide che vi accompagneranno, per dimostrare che non siete poliziotti, spie internazionali o infiltrati dell’Anti-droga americana.