Venezia è la città dei misteri: un luogo unico e meta di circa 20 milioni di turisti ogni anno. Cosa visitare in un giorno.
Venezia è da sempre un sinonimo di bellezza e mistero: una delle città più incredibili del mondo, per fascino, stile, arte e leggenda, visitata ogni anni da più di 20 milioni di persone.
Esistono due modi specifici per visitare la splendida città lagunare: uno è caratterizzato dal classico frettoloso che segue un percorso prefissato verso i luoghi simbolo; un’altro più riflessivo, che sta nella capacità di entrare in contatto con le meraviglie di Piazza San Marco, godersi la vista dal Ponte di Rialto e abbandonarsi alle emozioni, nel percorrere il Ponte dei Sospiri.
Tutti sanno cosa vedere a Venezia; ma pochi riescono a trarne fuori qualcosa di più di una cartolina.
Per scoprire sul serio Venezia è ormai necessario andare alla ricerca dei segreti che si nascondono nei luoghi straordinari e che la rendono una città fuori da ogni ordinario. E questo è possibile solo entrando nei palazzi e non limitarsi a osservarne le facciate. Solo così sarà possibile osservare davvero le Gallerie dell’Accademia, la grande scuola di San Rocco o la Chiesa dei Frari e scoprire le opere magnifiche e il raffinato stile architettonico, che raccontano la vera storia di Venezia, quella narrata nei libri gialli o nei drammi shaekspeariani.
Pur con le ovvia difficoltà, abbiamo selezionato alcune delle meraviglie da vedere a Venezia in un giorno, così da avere una “cartolina spirituale“, dal conservare in eterno nel cuore e nella mente, perché Venezia vuole essere ammirata, ma se la si osserva davvero, quello che ci lascia è immenso.
Una rapida scoperta, appena giunti in laguna permette da subito di notare il rapporto “morboso” che la città ha con i ponti. Venezia possiede ben 354 ponti, che collegano diverse zone fra loro per rendere gli spostamenti più agevoli. Questa necessità è stata da subito trasformata in uno dei tratti distintivi della città; l’immagine che ne esce fuori è di una serie di “mezze lune” che si incontrano lungo i canali.
Il ponte più celebre è probabilmente quello dei “Sospiri“, nonostante l’etimologia del suo nome ha retaggio tutt’altro che romantico. Non tutti forse sanno che il suo nome non deriva dai languidi sospiri degli innamorati che passandoci sotto, si giurano amore eterno. I sospiri che riecheggiano sul ponte, pare che siano i lamenti dei condannati che venivano condotti nelle vicine carceri dei Piombi e, guardando per l’ultima volta la città, emettevano il loro ultimo sospiro di sconforto.
Il ponte dei “Sospiri” fu oltrepassato anche dallo scrittore Silvio Pellico, in seguito alla sua incarcerazione nel 1821 e che confluirà nel suo libro di memorie, “Le mie prigioni“.
Il Ponte di Rialto, che fa bella mostra di sè sul Canal Grande, rappresenta uno dei simboli più prestigiosa dell’architettura veneziana. Costruito nel 1593, il Ponte di Rialto sostituì l’antichissimo ponte, realizzato con barche di legno, che permetteva il passaggio verso il frequentatissimo mercato di Rialto.
Venezia è anche una delle prime città a coniugare sapientemente tradizione e innovazione, creando una perfetta sinergia tra la modernità imperante e il suo spirito barocco. Il risultato è lo spettacolare Ponte della Costituzione, ideato e costruito, nel 1997, dal grande architetto spagnolo Santiago Calatrava. Il Ponte, commissionato nel 1997.
Il prestigioso Palazzo Ducale è il custode della storia di Venezia, nonché il protagonista di molti avvenimenti importanti per la città lagunare.
Presenza costante e Iconica della città di Venezia, lo stile del Palazzo ha subito numerose variazioni, in seguito alla lunga serie di terribili incendi che ne hanno determinato i cambiamenti. significativi.
L’importanza politica del Palazzo sta nel fatto di avere attraversato in parallelo al periodo della Repubblica, una lunga serie di dominazioni, restando sempre in piedi anche dopo l’annessione allo Stato italiano.
Parliamo del palazzo che ha accolto i Dogi della storia della Repubblica di Venezia e la cui importanza fu sottolineata anche da Napoleone Bonaparte quando, nel 1797, dopo aver conquistato la città, fece del Palazzo Ducale il centro della sua amministrazione.
Nonostante il bilancio pesantemente passivo dell’Italia unificata, che si era accollata i debiti di tutti gli Stati confluiti sotto la bandiera tricolore, la ristrutturazione del Palazzo Ducale è stata favorita da un ingente fondo da parte delle casse del neonato Stato Italiano.
Il simbolo per eccellenza della città di Venezia è e resta Piazza San Marco: il grande foro su cui sorge la Basilica omonima e i piccioni in attesa di qualche briciola, rappresentano l’immagine più famosa della città.
L’origine di questo luogo è però molto diversa da ciò che è oggi; l’aera era un semplice orto, attraversato dal rio Batario, ma fu poi interrotto per volere del Doge Vitale II Michiel, il quale decise di portare le reliquie di San Marco sullo stesso suolo nel quale fu avviata la conseguente costruzione della Basilica a lui dedicata.
Piazza San Marco è l’unico spazio ampio di Venezia tale da essere chiamato “piazza”, mentre le altre zone, meno spaziose vengono chiamate “campi”.
Negli anni della Serenissima Repubblica, la piazza ospitava fiere, tornei, processione, e persino la caccia ai tori; oggi è circondata da bar e locali di lusso, dove accomodarsi e assistere al passaggio di turisti di tutto il mondo estasiati da una bellezza unica al mondo.