Scopri la Via dei Formaggi Astigiani, il nuovo percorso del gusto in Piemonte. Il progetto nasce nella provincia di Asti per merito di Davide Palazzetti e di un gruppo di appassionati produttori, in maggior parte anche allevatori e dell’Onaf Asti.
Ma conosciamo i dettagli.
Via dei Formaggi Astigiani
Il Piemonte, sul fronte della gastronomia, è una regione ricca di prelibatezze. Tra tutti, infatti, spicca il formaggio, che viene prodotto in diverse forme e dai diversi gusti.
Il progetto della Via dei Formaggi punta, infatti, alla valorizzazione delle produzioni piemontesi.
Si tratta di un percorso di visite, degustazioni ed eventi.
La Via dei formaggi astigiani è un progetto che si pone l’obiettivo di valorizzare tutto il territorio e che riguarda non solo ciò che è legato all’enogastronomia, ma coinvolge anche la bellezza degli antichi borghi, la campagna e le colline patrimonio Unesco.
L’idea di questa iniziativa nasce dalla geniale intuizione di Davide Palazzetti, manager del territorio, che ha visto un enorme potenziale fin da subito in questo progetto.
Infatti, la Via dei Formaggi è un ottimo modo per far scoprire questa parte del Piemonte, unendo un percorso gastronomico alle bellezze architettoniche locali.
Un particolare itinerario di visite, degustazioni ed eventi in grado di attrarre turisti e appassionati gastronomi da tutto il Piemonte, e non solo.
Vediamo, quindi, qual è l’itinerario da seguire tra degustazioni, borghi e gastronomia.
Itinerario
I venti produttori coinvolti nel progetto, propongono sette formaggi e sette luoghi speciali da visitare.
La Via dei formaggi astigiani inizia a Roccaverano, con la famosa Robiola che ha di recente festeggiato i 40 anni di Dop.
Parliamo di un prodotto di ben 17 aziende riunite in un consorzio, prodotta principalmente a latte crudo di capra.
Da Roccaverano, poi, ci si sposta alla vicina Cessole, per una toma di pecora davvero speciale, insieme ad una versione arricchita con zafferano.
Ci si sposta, poi, a Loazzolo per il Blu di Loazzolo, un erborinato di latte vaccino prodotto unicamente dalla famiglia Castellero.
Da Loazzolo si parte alla volta di Moasca per la Ruota dei Formaggi con un formaggio di capra di 10 mesi.
A Monale, invece, poco più a nord, si gusta la Robiola di Monale e quella di Capriglio, entrambe di pura capra.
Il percorso, infine, si chiude a Cocconato, con la Coconà, un formaggio a pasta molle, dalla tipica forma tonda e piatta.
Più che un percorso, si tratta di un’esperienza da vivere con il gusto, la vista, e tutti gli altri sensi, per godere della bellezza dei luoghi e della bontà dei formaggi tipici della provincia di Asti.
Un viaggio nel gusto che attira non solo i locali, ma anche gli appassionati di gastronomia da tutta Europa.