Sulla via dell’esilio di Dante Alighieri

Nei primi giorni di esilio, Dante sogna di assediare la città, insieme ad altri bianco o esiliati guelfi ghibellini. Ma rinuncia e ben presto inizia a vagare di città in città, la lotta contro la povertà, in cerca di protezione dal nord Italia: Forlì, Verona, Siena, Arezzo o Mulazzo.

Nel mese di luglio 1306, si trova a Padova e nel mese di ottobre dello stesso anno a Chateau-Neuf sul Magra. Passa un po’ di tempo a Parigi, dove ha frequentato il college e alla fine si ferma a Ravenna presso il Sindaco Guido Novello da Polenta, dove morì di malaria nella notte del 13 al 14 settembre 1321, dopo gli sforzi per tornare in patria.

La sua tomba, che risale al 1780, su commissione del Cardinale Legato Luigi Valenti Gonzaga, si trova a Ravenna.

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