Arrivano notizie per chi richiede rimborsi per i viaggi in Cina. A causa dell’emergenza per il coronavirus, sempre più viaggiatori stanno richiedendo il rimborso. L’associazione delle imprese di viaggio e turismo rispondono alle esigenze illustrando come richiederlo.
Viaggi in Cina: i rimborsi
Il 2020 non è iniziato nel migliore dei modi, il coronavirus sta facendo il giro del mondo, e i viaggiatori iniziano a richiedere il rimborso per i viaggi in Cina annullati.
Il virus, che ha avuto origine in Cina, che resta il paese più colpito, sta costringendo a chiudere aeroporti e isolare intere città.
La grande maggioranza dei casi di infezione è stata registrata a Wuhan, ma sono state coinvolte anche altre città e province nel Paese, tra le quali Pechino, Shanghai e il Guangdong.
Per tale motivo oggi le richieste di rimborso stanno salendo esponenzialmente.
La richiesta
Per chi ha prenotato la partenza per la Cina, può chiedere il rimborso o cambiare destinazione.
Questa opzione, tuttavia, è riservata solo a chi ha acquistato un ‘pacchetto’ volo-hotel-servizi in un’agenzia di viaggi.
Chi, invece, ha organizzato il viaggio al di fuori delle imprese di viaggio, rischia di non poter riavere i soldi spesi nel viaggio nel caso rinunci a partire.
A dare una risposta a chi ha prenotato due o tre mesi fa viaggi in Cina in programma per la primavera o l’estate prossime è Massimo Caravita, presidente per l’Emilia-Romagna e le Marche dell’associazione delle imprese di viaggio e turismo, la Fiavet.
Il consiglio della Farnesina a non partire copre di solito di 15 giorni in 15 giorni, mentre i viaggi in primavera ed estate sono considerate “date troppo lontane”. Il presidente della Fiavet regionale, infatti, chiarisce che, non sapendo come si svilupperà la situazione, i clienti possono chiedere di annullare il viaggio. In questo caso, tuttavia, il rimborso non è garantito.
Naturalmente, il ministero degli Esteri si è raccomandato di evitare la visita a tutti i viaggi nella provincia dell’Hubei, ovvero l’epicentro di diffusione del coronavirus.
In conclusione, appare chiaro che chi ha acquistato un ‘pacchetto’ in agenzia avrà la massima tutela e, perciò, in questo caso riceverà anche il rimborso totale del viaggio.
Il Codacons, a conferma delle affermazioni della Fiavet, afferma che “Tutti coloro che hanno programmato viaggi in Cina per le prossime settimane del 2020, possono ottenere il rimborso integrale di biglietti aerei, hotel e pacchetti vacanza senza alcuna penale a loro carico”.
Verrà, quindi, offerta assistenza legale a tutti coloro che hanno intenzione di disdire il volo, pernottamenti e vacanze per la Cina.
Purtroppo le tutele sono minime se si acquista il viaggio senza pacchetto o senza agenzia.