Viaggi in moto, in giro per il Bel Paese a godersi libertà e adrenalina.
Per chi ama andar in moto e desidera avere dei suggerimenti su qualche itinerario da fare per saziare la propria sete di biker, consigliamo due itinerari dedicati ai viaggi in moto in Italia.
Il primo riguarda in Nord Italia con una attenta esplorazione del Lago d’Iseo, il territorio della Franciacorta fino a toccare il Garda, fermandosi a degustare le specialità gastronomiche locali.
Il secondo, è un classico per molti bikers che si addentrano tra l’Emilia e la Toscana alla scoperta di piccoli deliziosi borghi ma anche di panorami da mozzare il fiato. Vediamo di cosa si tratta.
Che il nostro Paese abbia una cultura gastronomica di rilievo, è un luogo comune che tutti conoscono.
Ma quando si tratta di specificare la cucina Lombarda, la mente di tutti porta a pensare alla classica cotoletta alla Milanese e al Panettone: nulla di più riduttivo di questo concetto.
Il nostro tour parte proprio dal capoluogo Lombardo con un normale trasferimento al lago d’Iseo e da questo scendiamo verso la bresciana Clusane dove ci sorprendiamo nel vedere coltivazioni di olivi e dove si ha l’occasione per assaggiare l’olio prodotto in loco.
Da qui, saliamo verso Monte Orfano alla ricerca del territorio della Franciacorta, famoso per una serie di vitigni dai quali si ricava un superbo vino che possiamo assaggiare insieme ad una meritata cena a base di casoncelli preparati a mano e sarde di lago.
Dopo la sosta per la notte si parte per il Garda, esattamente nella parte nord a Limone dove si può ammirare lo spettacolo delle limonaie terrazzate che assicurano la raccolta di questo pregiato agrume che pur non godendo del sole del meridione, ha assicurato il clima mite del Garda.
Anche qui è possibile degustare la cucina del territorio prima di proseguire per Salò e percorrere la Gardesana che ci regala una visione del lago con dei panorami stupendi.
Lago di Garda significa escursione a Tremosine, un borgo composto da quasi una ventina di piccole frazioni che si trovano aggrappate alle rocce che dominano il lago. Per arrivarci bisogna imboccare la provinciale 115 anche se risulta più pittoresco servirsi della Strada della Forra (SP38) che si incunea all’interno di rocce di falesia che regalano emozioni a ripetizioni.
Immancabile la sosta sulla Terrazza del Brivido per il selfie di rito.
Lo possiamo definire un classico questo tour molto apprezzato da bikers non solo italiani ma anche stranieri. Ne sa qualcosa chi abita sulla Strada Nazionale che porta dritta dritta (è un modo di dire) al Passo della Futa per poi proseguire fino a Firenze.
Questo è uno dei territori delle cosiddette Terre di Mezzo, dette così proprio per la loro ubicazione: vicino a tutto e lontano da nulla.
L’area in questione è densa di centinaia di chilometri di bellissime strade lontane dal caos dei centri abitati che attraversano panorami di immensa bellezza, interrotti nei loro punti più strategici, da locali dove fermarsi per togliersi fame e sete.
Allora, tutti pronti a gustare il tortello di patate mugellano o anche la classica fiorentina, magari al passo del Giogo oppure a Badia di Moschea che, in estate, offrono il loro meglio.
Parliamo di strade che danno soddisfazione ai bikers che possono cimentarsi tra curve e brevi rettilinei spesso intercalati da polverosi viottoli che invitano all’esplorazione.
Parliamo anche di Linea Gotica da queste parti e quindi, obbligata una sosta a Ponzalla per visitare il Museo dedicato alla Seconda Guerra Mondiale.
Dopo il Passo del Giogo, si arriva a Fiorenzuola che se siamo in settembre, celebra la sagra del marrone.
Da qui, si prosegue per Riofredo e poi imbocchiamo la strada che conduce a Badia di Moscheta per fare una sosta in mezzo alla natura.
Rientrati verso Fiorenzuola possiamo scegliere di raggiungere il Passo della Raticosa (Passo della Futa) frequentatissimo soprattutto durante i fine settimana.
Interessante anche prendere per Castel del Rio e poi verso il borgo di Piancaldoli e poi arrivando sulla regionale che segue il fiume Santerno e che ci porta fino a Coniale e poi al Passo del Paretaio per finire così i viaggi in moto.