Si può viaggiare nel mondo extra EU a patto che si seguano attentamente le norme di ogni Paese e che il viaggio venga pianificato con una certa attenzione.
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Si può viaggiare fuori dall’Europa? Qual è la situazione? Quali sono le procedure di ingresso e cosa è importante sapere prima di prenotare un volo e partire? La buona notizia è che le frontiere sono state riaperte, seppur con delle limitazioni. Quindi si, si può viaggiare a patto che si seguano attentamente le norme di ogni Paese e che il viaggio venga pianificato con una certa attenzione. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.
Per prima cosa desideriamo rispolverare le regole fondamentali e di buon senso. Pianificare un viaggio di lunga durata a migliaia di chilometri da casa richiede un certo anticipo per darci il tempo di riprendere il passaporto e verificare le norme di accesso presso la nostra meta di destinazione. Quindi occorre possedere un passaporto valido a cui, se richiesto, abbinare il visto specifico per la motivazione del viaggio. Inoltre è importantissimo munirsi di un’assicurazione viaggio che ti tuteli e che copra sia le eventuali spese sanitarie che quelle della perdita dei bagagli, proprio come quella che puoi attivare con AIG. L’assicurazione viaggio è il miglior modo per partire sereni e affrontare anche l’incidente più spiacevole con la copertura e l’assistenza necessaria. Inoltre ti consigliamo di portare copie dei documenti di riconoscimento e un numero sufficiente di mascherine di protezione.
I Paesi in cui sono ammessi accessi per turismo sono praticamente tutti, fatta eccezione per quelli che rientrano nella lista E. Difatti è possibile viaggiare sia in Europa che nei Paesi Extra UE ed Extra Schenghen avendo l’accortezza di controllare quali sono le procedure di accesso e, soprattutto, di rientro in patria. Infatti ogni Paese ha adottato specifiche norme che bisogna conoscere bene prima di pianificare il viaggio e prenotare voli, alberghi o assicurazioni viaggio. Per esempio i Paesi della lista D (Georgia, Tunisia, Ruanda, Repubblica di Corea, Thailandia, Australia, Nuova Zelanda, Canada e Uruguay) consentono gli spostamenti senza necessità di motivazione ma al rientro è previsto l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria previa compilazione del modulo di dichiarazione.
A questo si aggiunge l’obbligo di tornare a casa con mezzo privato e, quindi, il divieto di salire su treni, autobus e altri mezzi pubblici. A queste procedure si aggiungono quelle in arrivo, previste dalle autorità dei Paesi della lista. Per esempio sono disposte quarantene a proprie spese in una struttura indicata dalle autorità competenti prima di poter iniziare a circolare liberamente. Alcuni Paesi, infine richiedono la presentazione di un certificato di negatività al Covid o impongono l’obbligo di sottoporsi all’esame diagnostico all’arrivo.
Gli unici Paesi esclusi sono quelli della lista E, ovvero quelli extra UE, extra Schenghen ed extra lista D. Almeno fino al 7 ottobre non possono essere effettuati viaggi turistici ma soltanto accessi per motivi di lavoro, salute ed estrema necessità. In futuro saranno chiarite le norme di accesso e i Decreti del nostro Paese che autorizzano le modalità di arrivo e di ritorno. Quindi si può viaggiare a patto di aver confrontato le norme del Paese di destinazione e quelle italiane, pianificando per bene gli spostamenti e prevedendo anche le quarantene e gli isolamenti obbligatori disposti dalla legge.
Tutto sommato queste regole non limitano la libertà di viaggiare ma mettono in sicurezza i turisti e gli operatori che lavorano alle dogane, agli aeroporti e nelle strutture ricettive. Difatti è sempre prevista la sanificazione quotidiana degli ambienti, l’uso della mascherina e la distanza sociale per la sicurezza di tutti e con l’obiettivo di fermare il contagio e di non vivere nuovamente l’incubo della pandemia di qualche mese fa.
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Non limitano la libertà di viaggiare?!?!?!?!?!?!
ma dico, per favore!!!!!!!!!
Dovreste invece far pressione, per quanto potete, perchè queste assurde restrizioni siano tolte al più presto e il settore trasporti/turismo ritorni a una normalità per troppo tempo negata.
Il problema è che la lista dove sostenete che sia possibile viaggiare è fuorviante, perché di fatto molti dei paesi extraeuropei dove sostenete si possa andare, hanno limitato se non bloccato del tutto l'accesso turistico, vedi la Thailandia.