Viaggiare in Irlanda durante il Covid19: tutte le regole

Di fronte al veloce diffondersi della variante Omicron, tutti gli stati dell'Unione Europea hanno dovuto inasprire nuovamente le regole per accedere nei territori nazionali. Ecco tutto quello che c'è da sapere per viaggiare in sicurezza in Irlanda.

Con il veloce diffondersi della variante Omicron, viaggiare all’estero sta diventando sempre più complesso. Le regole e disposizioni per gli spostamenti internazionali sono state inasprite negli ultimi tempi proprio per far fronte all’aumento dei contagi. Per chi volesse organizzare un bel viaggio, quindi, è consigliabile leggere attentamente tutti gli aggiornamenti.

Ecco quindi le regole in Irlanda per entrare in sicurezza nel paese.

Secondo la normativa italiana, l’Irlanda fa parte dell’Elenco C. Ciò significa che gli spostamenti da e per questo stato possono avvenire liberamente per qualsiasi motivazione, quindi anche per turismo, a patto che non si abbia soggiornato o transitato in uno dei Paesi in Elenco E nei 14 giorni prima dell’ingresso in Italia.

Viaggiare all’estero: le regole per andare in Irlanda

Ingresso in Irlanda per persone munite di certificato di vaccinazione o guarigione valido

Tutti i viaggiatori che entrano in Irlanda devono compilare, prima dell’imbarco, il digital Passenger Locator Form, ovvero il modulo di localizzazione dei passeggeri europeo. I viaggiatori provenienti dagli Stati membri dell’UE e del SEE, inoltre, possono entrare in Irlanda se il loro certificato UE di COVID digitale (EUDCC) presenta alternativamente:

  • Prova della vaccinazione completa. I vaccini accettati sono: Pfizer-BioNtech, Moderna, Oxford-AstraZeneca, Johnson & Johnson/Janssen, Coronavac (Sinovac) e Sinopharm BIBP.

  • Prova della guarigione dal Covid-19, valida tra 11 e 180 giorni dal test PCR.

Ingresso in Irlanda per persone SENZA certificato di vaccinazione o guarigione valido

Tutti i viaggiatori che entrano in Irlanda devono

I viaggiatori provenienti dagli Stati membri dell’UE e del SEE possono entrare in questo paese anche se sprovvisti di un certificato di vaccinazione o guarigione valido. In questo caso è comunque necessario compilare, prima dell’imbarco, il modulo di localizzazione dei passeggeri. In aggiunta bisognerà presentare un risultato negativo del test PCR effettuato entro 72 ore dall’arrivo. I risultati dei test antigenici non sono accettati.

Ai viaggiatori che non possono presentare prove di immunità o a risultati recenti del test PCR può essere negato l’imbarco. Inoltre, se qualcuno arrivasse in Irlanda senza prove di vaccinazione, guarigione o risultati validi del test PCR, dovrà sottoporsi a un test entro 36 ore dall’arrivo.

Viaggiatori minorenni

I bambini di età compresa tra 12 e 17 anni devono sottoporsi a un test RT-PCR negativo non più di 72 ore prima dell’arrivo nel Paese, a meno che non abbiano una prova valida di vaccinazione o guarigione da COVID negli ultimi 180 giorni.

Paesi principalmente colpiti dalla variante Omicron

Dal 29 novembre 2021, ai viaggiatori che si trovano in uno Stato compreso nell’elenco dei Paesi interessati dalla variante Omicron (Botswana, Eswatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sud Africa, Zimbabwe) è vietato l’ingresso in Irlanda per un periodo di 14 giorni dopo l’ultimo soggiorno in uno Stato compreso nell’elenco.

Sono esentati dal divieto:
_ agenti diplomatici e persone che godono dell’immunità diplomatica;
_addetti ai trasporti (in viaggio nello svolgimento delle proprie mansioni);
_ cittadini irlandesi e dell’UE e loro familiari;
_ cittadini del Regno Unito;
_ viaggiatori aventi diritto di soggiorno in Irlanda (o diritto alla libera circolazione all’interno dell’UE).

Tutti i viaggiatori provenienti da uno degli Stati compresi nell’elenco sono tenuti a collocarsi in quarantena nella propria abitazione/dimora casa per 14 giorni dalla data di arrivo.

Dublin Airport

Viaggiare all’estero: le regole per tornare in Italia dall’Irlanda

Ingresso senza obbligo di isolamento fiduciario

In caso di soggiorno o transito dall’Irlanda, che fa parte dei Paesi dell’elenco C, nei 14 giorni precedenti, è possibile entrare/rientrare in Italia senza obbligo di isolamento fiduciario solo in presenza delle seguenti condizioni:

  • Compilare e presentare il digital Passenger Locator Form (dPLF) in versione cartacea o digitale.
  • Presentare, al momento dell’imbarco, il risultato di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo condotto con tampone.
  • Presentare, al momento dell’imbarco, una Certificazione Verde Covid-19 (o altra certificazione equipollente), da cui risulti:
    _ l’avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, con attestazione del completamento del prescritto ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, o
    _ l’avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2.

Ingresso con obbligo di isolamento fiduciario

Nel caso in cui l’ingresso in Italia avvenga senza la presentazione di una delle certificazioni di vaccinazione o guarigione, è obbligatorio:

  • Presentare ai controlli il risultato di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo condotto con tampone. Il test molecolare può essere effettuato nelle 48 ore precedenti l’arrivo in Italia, mentre il test antigenico nelle 24 ore precedenti l’arrivo in Italia;
  • Sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 5 giorni, presso l’abitazione o dimora, informando l’ASL competente per territorio;
  • Effettuare un test molecolare o antigenico al termine dell’isolamento fiduciario.

Sono previste deroghe specifiche a tali obblighi che è consigliabile controllare sul sito Viaggiare Sicuri del Ministero della Salute.

Dublin

Scritto da Redazione Viaggiamo

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