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L’Egitto è da sempre una meta molto amata dai turisti italiani. Molte località turistiche egizie vengono infatti prese d’assalto dai visitatori italiani sia in estate che in inverno, soprattutto nelle vacanze natalizie e per Capodanno. Con l’arrivo di una nuova ondata di casi di Coronavirus, molti stati hanno però inasprito le regole per accedere o lasciare il paese.
Uno di questi è proprio l’Egitto, che ha norme di accesso molto rigide.
Viaggiare all’estero: le regole per andare in Egitto
Innanzitutto l’Italia ha inserito l’Egitto nell’Elenco E, ovvero la lista di stati che sono stati valutati come ad alto rischio epidemiologico. Fino al 31 gennaio 2021, gli spostamenti per turismo verso i Paesi di questo elenco non sono quindi consentiti. É possibile recarsi nelle nazioni dell’Elenco E solo in presenza di precise motivazioni:
- lavoro;
- motivi di salute;
- motivi di studio;
- assoluta urgenza;
- rientro presso il domicilio, l’abitazione o la residenza propri o di persona con cui vi sia una relazione affettiva stabile e comprovata.
Le Autorità egiziane hanno disposto che i cittadini stranieri ed egiziani intenzionati a recarsi in Egitto dovranno presentare alternativamente:
- un certificato di test PCR negativo al COVID-19 effettuato entro le 72 ore precedenti all’orario previsto di partenza del volo o
- un certificato di test antigenico negativo effettuato entro le 24 ore precedenti l’orario di partenza.
I certificati per essere accettati devono includere la data e l’ora del prelievo, devono indicare la tipologia di analisi effettuata ed essere redatti in lingua inglese o araba.
Inoltre, devono essere rilasciati da un laboratorio autorizzato nel Paese di provenienza e riportarne il timbro. menzionando anche il tipo di campione preso per l’analisi.
La compagnia aerea è responsabile per il controllo dei certificati, da effettuare già al momento del check in, e può quindi rifiutare l’imbarco qualora questi non rispondano ai requisiti stabiliti dalle autorità egiziane. I bambini al di sotto sei 6 anni sono esclusi da tale obbligo.
Viaggiatori con certificato di vaccinazione COVID19
I viaggiatori che sono in possesso di un certificato di vaccinazione COVID19 sono esentati dall’obbligo di presentare il PCR o test antigenico negativo qualora siano rispettate le seguenti condizioni:
- Il certificato deve essere rilasciato da un laboratorio accreditato nel Paese dove è stato eseguito il vaccino;
- il certificato deve disporre di un codice a barre QR e non contenere abrasioni, cancellazioni o aggiunte;
- devono essere passati 14 giorni dall’inoculazione della seconda dose di vaccino Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Sinopharm, Sinovac, Sputnik o 14 giorni dalla data di inoculazione dell’unica dose di Johnson&Johnson.
Durante il soggiorno in Egitto
In Egitto vige l’obbligo di mascherina negli spazi pubblici al chiuso, sui mezzi pubblici e nei taxi. Negozi e ristoranti hanno ridotto gli orari di apertura, ma generalmente non nelle zone turistiche. Il trasporto pubblico dopo mezzanotte, però, ha adottato in molti casi un regime ridotto o non circola affatto. Inoltre, per accedere ad alcuni siti del paese di particolare rilevanza può essere necessario il risultato negativo di un test antigenico.
Viaggiare a Sharm-el-Sheikh
Per sostenere il settore turistico dell’Egitto, molto colpito dalla pandemia, il governo ha deciso di sollevare dall’obbligo di visto i viaggiatori che atterrano a Shark-el-Sheikh e che soggiornano nel Paese per meno di 15 giorni. Senza visto si potrà pernottare solamente in un resort a Sharm-el-Sheikh, Dahab, Nuweiba o Taba. Inoltre, non si potrà abbandonare la regione di Sharm-el-Sheikh.
Per visitare un’altra regione, fermarsi oltre i 14 giorni o pernottare al di fuori di un resort tra quelli autorizzati sarà necessario richiedere un visto.
Viaggiare all’estero: le regole per tornare in Italia dall’Egitto
Il rientro/ingresso in Italia, in caso di soggiorno/transito nei 14 giorni precedenti da questo gruppo di Paesi è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari dello status di soggiornanti di lungo periodo e loro familiari. Fino al 31 gennaio 2022 è confermata inoltre la possibilità di ingresso in Italia, dai Paesi dell’elenco E, per le persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile con cittadini italiani/UE/Schengen o con soggiornanti di lungo periodo, che debbano raggiungere l’abitazione/domicilio/residenza del partner.
L’ingresso in Italia è consentito solo per motivi di lavoro, studio, salute, assoluta urgenza, rientro presso domicilio/residenza.
Condizioni per rientrare in Italia dai Paesi dell’elenco E
- Compilare il digital Passenger Locator Form (dPLF), da mostrare in cartaceo o digitale al momento dell’imbarco. È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli.
- Presentare all’imbarco un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare condotto con tampone, effettuato nelle settantadue (72) ore precedenti l’ingresso in Italia, ovvero di un test antigenico condotto con tampone, effettuato nelle ventiquattro (24) ore precedenti l’ingresso in Italia.
- Sottoporsi comunque a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) per un periodo di dieci (10) giorni, presso l’indirizzo indicato sul dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato.
- Al termine dei 10 giorni di isolamento fiduciario, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone.
È consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione.