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Come organizzare un viaggio in Islanda fai da te? Questa è la domanda a cui si risponderà in questo articolo, stabilendo in linea di massima un itinerario in questa isola incastonata tra la Gran Bretagna e la Groenlandia, e che vede crescere di anno in anno, in maniera esponenziale, il numero di turisti che decidono di visitarla.
Nonostante infatti si parli di un’isola piuttosto piccola, le attrazioni da visitare, ma soprattutto esplorare, sono davvero moltissime.
Viaggio in Islanda fai da te
Può sembrare quasi inutile dirlo, ma non si può non partire dalla sua capitale, Reykjavik, per visitare l’Islanda. Una cittadina vivace e piccola allo stesso tempo, può essere in realtà più di un semplice punto di partenza per l’itinerario, grazie alle attrazioni geotermali come l’area di Gunnuhver, i geyser e i suoi paesaggi lunari, le cascate oppure la chiesa di Hvalsneskirkja o il ponte di Reykjavegur.
Tutti luoghi per cui vale la pena spendere un pò di tempo delle proprie vacanze.
Alcune delle aree più accessibili, quindi più visitate, sono quelle dei parchi nazionali di Skaftafell e Vatnajökull. Situati nei pressi di Reykjavik, risultano essere la prima tappa ideale per un discorso logistico. Quello che è certo, è che un sol giorno per visitare queste zone, non è sufficiente, quantomeno per farlo nella maniera in cui si meritano, perché i paesaggi offerti sono qualcosa di indimenticabile, così come le le cascate di Skógafoss e Seljalandsfoss.
I fiordi dell’Ovest Le Highlands
Probabilmente questa regione, una delle più remote e isolate dell’intera Islanda, è anche una delle più spettacolari ed autentiche che si possano visitare. Una fauna spettacolare, come foche e volpi artiche ed un territorio perfettamente conservato a livello naturalistico le contraddistinguono. Assolutamente da vedere la riserva naturale di Hornstrandir.
Se durante l’itinerario in Islanda, si volesse esplorare qualcosa di davvero estremo, non si potrebbe non prendere in considerazione le Highlands, una zona interna dove ghiacciai e montagne la fanno da padrone, e che potrà essere esplorata solamente durante il periodo estivo quando le vie di accesso sono libere dal ghiaccio, ovviamente sempre con veicoli 4×4. Amanti del trekking, della fotografia e della geologia rimarranno sicuramente soddisfatti ed appagati dalla visita ad esempio della riserva di Hveravellir o della valle di Þórsmörk.
Quale andare in Islanda
Partiamo dal presupposto che l’isola andrebbe visitata in ogni stagione, forse l’autunno è quella più consigliata, perché la calca di turisti che l’affollano comincia a dissiparsi ed anche i prezzi, di conseguenza, cominciano a calare. Inoltre, durante questa stagione, c’è la possibilità di ammirare uno degli spettacoli della natura più famosi e suggestivi al mondo: l’aurora boreale. L’ideale sarebbe il mese di settembre, quando ancora i ghiacci non hanno ricoperto le Highlands e le strade non saranno state chiuse di conseguenza, negandone la visita.
Dicembre e gennaio invece, per quanto possa l’Islanda possa sembrare una sorta di paradiso, sono probabilmente i mesi più sconsigliati, anche a causa delle poche ore di luce diurna e soprattutto per le rigide temperature. Se invece si volesse sfruttare la primavera, bisognerà prestare attenzione ad un fattore, e cioè che è una stagione molto breve, con temperature anche simili all’estate, ma se ci si attarda qualche settimana, le folle di turisti non saranno più evitabili.
Infine, per raggiungere l’Islanda dall’Italia, la via consigliata è quella aerea, perché in sole 4 ore circa di volo si potrà raggiungere l’aereoporto di Keflavik, il principale nazionale, a soli 50 km dalla capitale Reykjavik. Da tenere presente per organizzare itinerario e spostamenti, che in Islanda non esiste la ferrovia e che quindi, finanze permettendo, noleggiare un’auto è la soluzione più comoda.