Il Mediterraneo è ben noto per il clima mite che lo caratterizza sia prima che dopo la stagione estiva, e non mancano le mete da visitare. Fra queste, sicuramente, la Spagna.
Con l’inizio, lo scorso 22 settembre, della stagione autunnale, si può definitivamente considerare conclusa l’estate 2021. È stata un’estate segnata da una decisa ripresa del settore vacanziero, che ha sofferto in particolar modo la situazione dei mesi passati: per quanto riguarda l’Italia, infatti, si sono registrate presenze tanto di italiani quanto di stranieri soprattutto nelle regioni meridionali, tradizionalmente legate al turismo balneare. La fine dell’estate, tuttavia, non coincide necessariamente con la fine del bel tempo, anzi: il Mediterraneo è ben noto per il clima mite che lo caratterizza sia prima che dopo la stagione estiva, e non mancano le mete da visitare anche dopo la fine di quest’ultima. Fra queste, sicuramente, la Spagna, che vanta sia città ricche di storia che mete più tradizionalmente balneari.
Una fra le mete più affascinanti, e che coniuga storia e mare, è senza dubbio Barcellona. La capitale della Catalogna è da sempre sinonimo di movida, e sicuramente non a torto: si tratta di una delle città spagnole più visitate. Sorgendo sul mare può offrire numerosissime spiagge cittadine come la Barceloneta, Nova Mar Bella e Platja del Llevant, amate tanto dai turisti quanto dai locali. Non solo mare comunque: Barcellona presenta un’offerta culturale unica. I quartieri storici della zona del porto compongono un panorama affascinante, e il passato di fiorente città commerciale ha lasciato un’eredità artistica di primo piano. Impossibile non pensare alle opere architettoniche di Gaudì come Casa Batllò, Casa Milà e Casa Vicens, inserite insieme ad altre 4 opere dell’architetto fra i monumenti patrimonio UNESCO.
Altra città a metà strada tra mare e cultura è Valencia, meno inflazionata di Barcellona ma sicuramente non meno affascinante. Anche nel caso di Valencia, infatti, è stata la posizione geografica a determinarne le fortune nel commercio marittimo: prima della scoperta dell’America e della tratta atlantica la città era infatti uno dei porti più fiorenti del Mediterraneo, e fra le attrazioni cittadine non mancano le testimonianze dell’epoca come la Loggia della Seta o il Palazzo della Generalitat di Valencia. Trattandosi poi di città di mare non mancano le spiagge cittadine come La Malvarrosa o Les Arenes, e la tradizione marittima si riflette anche nella cucina: la paella valenciana, infatti, prevede anche una versione con pesce e frutti di mare nota come paella de marisco, piatto simbolo della zona.
Fra le mete estive spagnole, ad ogni modo, un posto di primissimo piano spetta di certo alle Baleari, meta di movida quanto se non più di Barcellona: l’arcipelago offre ogni sorta di attrazione, senza trascurare naturalmente quelle meno balneari. A Minorca, per esempio, si trova il villaggio di Talatì de Dalt, un insediamento preistorico taiolitico, e a Maiorca una meta imperdibile è Alcudia, cittadella fortificata medievale. Merita poi una visita il quartiere storico di Ibiza, capoluogo dell’omonima isola, mentre sempre a Minorca gli appassionati, nonostante la formula ormai dominante sia quella costituita dalla versione online, possono visitare il Casinò Maritim sulla baia di Maó, la seconda baia naturale più grande al mondo dopo Pearl Harbor nelle Hawaii.
Infine, merita una menzione particolare Siviglia. Pur sorgendo nell’entroterra e non potendo quindi vantare le spiagge cittadine di molte altre località spagnole, il mare non è troppo distante e soprattutto la sua è ugualmente la storia di una città portuale, con tutte le attrazioni del caso. Siviglia sorge infatti sul fiume Guadalquivir, e con la scoperta dell’America il suo porto, direttamente collegato all’Oceano Atlantico dal corso del fiume, divenne uno dei più importanti della Spagna. Il cosiddetto secolo d’oro, periodo di massimo splendore della Spagna coloniale, ha lasciato a Siviglia alcuni edifici dell’epoca come la Casa de Contratación, istituzione preposta al controllo del commercio con le colonie americane, nonché fonte archivistica dei documenti del periodo. Ma le maggiori attrazioni di Siviglia sono senza dubbio legate al suo passato arabo, durante il quale la città per oltre un secolo rappresentò il centro più importante della Spagna musulmana. Risalgono al periodo arabo la Torre del Oro, fortificazione posta a controllo del corso del fiume; la Giralda, prima minareto della moschea e poi torre campanaria della cattedrale; l’Alcázar, forte arabo convertito in residenza reale. Non c’è sicuramente città migliore di Siviglia per esplorare la storia della Spagna.