Cosa vedere nel romantico borghetto di Vignanello, tra monumenti, stradine e paesaggi.
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Nel Lazio, il romantico borgo di Vignanello è un gioiello tutto da scoprire, ma cosa vedere? Una guida alle attrazioni e ai monumenti da visitare per vivere una giornata indimenticabile tra storia e poesia.
Nella provincia di Viterbo, alle falde dei Monti Cimini, si erge su di una collina, a 369 metri sopra il livello del mare, il borghetto di Vignanello.
Circondato da campi coltivati, boscaglie e torrenti, il centro abitato, che conta circa 4.500 abitanti, sembra un museo a cielo aperto, tra monumenti e vicoletti pittoreschi.
Abitata sin dalla Preistoria, il passato del paesino laziale è raccontato dalle casette e dai luoghi di culto tra cui turisti e viaggiatori amano passeggiare.
Vediamo, quindi, quali sono i luoghi più interessanti da esplorare durante una gita fuori porta nel cuore del Lazio.
La fiaba prende vita al Castello Ruspoli, un’opera architettonica del Cinquecento. Sorse come sede per la famiglia, e nel XVII vennero aggiunti i meravigliosi giardini in stile rinascimentale che ancora oggi rappresentano uno dei migliori esempi in Italia di giardino all’italiana.
All’interno dei giardini si trova anche un labirinto di siepi, mentre all’interno vi è una cappella dedicata a Santa Giacinta Marescotti. Ancora oggi la struttura è di proprietà della famiglia Ruspoli come residenza privata, mentre il restante è aperto al pubblico e disponibile per eventi.
La chiesa della Collegiata di Santa Maria della Presentazione è uno degli edifici di culto più belli del borgo.
Questo splendido luogo di culto risale al 1710, opera di Contini e Gazzale, consacrata da Benedetto XIII nel 1725.
Un altro luogo di culto da visitare assolutamente è la chiesa di San Giovanni Decollato, del 1614.
La chiesa nel 1893 fu dedicata anche all’Immacolata e contiene un quadro di scuola bolognese raffigurante la Vergine.
Come abbiamo anticipato, per le strade del borgo vi sono numerosi monumenti storici di grande interesse, insieme ai luoghi di culto e allo splendido castello.
Molto interessante, ad esempio, è la Porta del Molesino del 1692, detta anche “Porta del Vignola”, un’opera dell’architetto romano Mattia de Rossi.
Importante è anche la Colonna Citatoria di Piazza Gramsci, già Piazza Colonna. L’opera è stata realizzata dall’architetto Giovan Battista Gazzale, ed eretta nel 1730 e ora nel Parco Ruspoli.
Da vedere, poi, anche la chiesa di San Francesco del 1618, originariamente dedicata a San Biagio, patrono del paese, ma successivamente dedicata a San Francesco nel 1726.
Infine, da non perdere la visita alla chiesa dei Santissimi Angeli Custodi, edificata nel 1705 e posta alla sommità del Borgo del Molesino. Ospitava la confraternita dei Sacconi, istituita da Santa Giacinta Marescotti nel ‘600 e introdotta a Vignanello dal principe Alessandro Ruspoli nel 1816.