Cosa vedere nel meraviglioso borghetto di Villar San Costanzo, in provincia di Cuneo.
Il Piemonte va vissuto gustando i paesaggi e i monumenti dei piccoli borghi, come quello di Villar San Costanzo, ma cosa vedere? La guida ai monumenti storici del borghetto piemontese della provincia di Cuneo e ai suoi dintorni.
L’antico borghetto piemontese di Villar San Costanzo racconta, attraverso i suoi monumenti e le sue particolari stradine, il suo importante passato. Situato nella provincia di Cuneo, Villar San Costanzo rappresenta una perla piemontese.
Diversi comuni in Piemonte riportano il toponimo “Villar”, probabilmente di derivazione medievale, quando si parlava la lingua occitana.
Fin dall’epoca longobarda in questo borgo vi operarono i monaci della potente abbazia di San Colombano di Bobbio ed al suo ricco feudo reale ed imperiale monastico. A questa dipese l’abbazia di San Dalmazzo di Pedona, che amministrava tutto il territorio del comitato di Bredolo. Invece, in seguito dall’VIII secolo la gestione della vallata sarà poi organizzata dall’abbazia di Villar San Costanzo.
Numerosi sono i luoghi storici da visitare per immergersi nella tradizione e nelle origini dell’antico borgo. Vediamo, quindi, quali sono i punti d’interesse più importanti da non perdere.
La Riserva naturale speciale dei Ciciu del Villar si trova in località Costa Pragamonti, nei pressi dell’abitato del comune di Villar San Costanzo, tra Busca e Dronero. Qui si può assistere ad affascinanti fenomeni di erosione fluviale del terreno, composti da un corpo centrale di argilla mista a granuli di quarzo coperti da gneiss rotondo e piatto.
Nei secoli si sono sviluppate varie leggende sull’origine di queste formazioni erosive-Infatti, secondo una leggenda i Ciciu si formerebbero nottetempo per effetto delle masche, le streghe del folklore piemontese, oppure sarebbero delle masche trasformate in pietra. Tuttavia, la leggenda più diffusa è quella che vuole i Ciciu formatisi in seguito ad un miracolo di San Costanzo, un legionario romano della legione “Tebea” che, secondo la tradizione, venne martirizzato intorno all’anno 303-305 d.C.. Si narra che San Costanzo fosse arrivato fino al monte San Bernardo, per sfuggire a 100 soldati romani ma ad un tratto si voltò verso i legionari e disse loro: “O empi incorreggibili, o tristi dal cuore di pietra! In nome del Dio vero vi maledico. Siate pietre anche voi!”, e così si formarono i Ciciu. Questo non bastò però a salvare il santo, che fu raggiunto da altri legionari, e ucciso sul monte San Bernardo.
La chiesa di San Costanzo al Monte è situato alle pendici del Monte San Bernardo, in mezzo al verde e al silenzio dei boschi, sul luogo del martirio di San Costanzo. Della primitiva costruzione, risalente probabilmente all’epoca dei Longobardi, non rimangono che alcune sculture. Ad oggi, tuttavia, suscita ancora emozioni per lo splendido panorama che regala e per la straordinaria architettura.