Conoscete La Velarca sul lago di Como? Scoprite di cosa si tratta e cosa vedere sulla casa-barca, bene FAI!
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Avete mai sentito parlare della Velarca, la casa-barca ormeggiata sul lago di Como? Ebbene, è stata appena inaugurata dal FAI dunque è aperta alla visita! Scoprite allora cosa vedere alla Velarca al lago di Como.
Lo scorso 14 settembre 2024 il FAI ha inaugurato La Velarca, la casa-barca progettata dallo Studio milanese BBPR (Gian Lugi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers) nel 1959 e ormeggiata a Ossuccio, Tremezzina, sul lago di Como di fronte all’Isola Comacina.
Nel 2011 Aldo e Maria Luisa Norsa, figlio e nuora degli storici proprietari, hanno voluto donare la Velarca insieme al piccolo giardino a cui è ormeggiata a Ossuccio – sulle sponde del lago di Como nella Zoca de l’Oli, di fronte all’Isola Comacina – al FAI. Dopo un lungo restauro la Velarca torna al suo originale approdo e apre la visita al pubblico!
Parliamo di un piccolo capolavoro della storia dell’architettura moderna, per mano degli stessi architetti della Torre Velasca, simbolo di Milano, volutamente richiamata nel nome “Velarca”.
Non solo una casa di villeggiatura, ma un luogo speciale immaginato da Fiammetta ed Emilio, i genitori di Aldo Norsa, destinato a ricevere, accogliere e far incontrare amici e conoscenti che già frequentavano la loro casa milanese, tra cui figurano grandi personaggi della cultura italiana, dagli stessi architetti milanesi Rogers, Peressutti e Belgiojoso, e ancora Riccardo Sambonet, Gio Ponti, Gillo Dorfles, Eugenio Montale, Lucio Fontana, Umberto Eco, Cesare Musatti, e altri. Ma cosa visitare alla casa-barca del lago di Como?
La visita alla Velarca sarà accompagnata da originali podcast e da un video-racconto, trasmesso da un tv anni Sessanta, dedicato alla storia della casa-barca.
Il restauro a cura del FAI è iniziato nel 2013 con interventi di restauro, recupero e adeguamento funzionale della Velarca, che hanno richiesto un tempo molto lungo e ingenti risorse.
Dalle indagini è emerso subito, infatti, che lo scafo, ovvero la parte strutturale della Velarca, a causa del forte deterioramento, non fosse restaurabile. Per questo fu trainata da Ossuccio a Maslianico, presso il Cantiere Ernesto Riva, per procedere con tutti gli interventi necessari.
Gli interni sono stati ricostruiti, restaurati e integrati con la massima fedeltà a quanto conservato. Gli arredi, i dettagli funzionali e perfino gli oggetti sono stati recuperati o aggiunti per restituire alla Velarca il suo aspetto originale.
Grazie al finanziamento dell’Autorità di Bacino e Regione Lombardia si sono conclusi anche i lavori di manutenzione del pontile esistente a Ossuccio, a cui la Velarca è di nuovo attraccata, ed è stato realizzato un nuovo pontile demaniale, dove sostano le barche che trasporteranno i visitatori in arrivo da Villa del Balbianello.
A completare i lavori l’intervento sul giardino: la stretta area verde è caratterizzata da un semplice prato e delle fioriture, in attesa di realizzare un progetto più strutturato, ispirato a quello originale dello studio BBPR, per la primavera del prossimo anno!