La villa è stata acquistata nel 1697 dal Consigliere al Granduca Cosimo III de ‘Medici, Filippo Corsini, a causa della sua vicinanza alla villa medicea di La Petraia. Corsini poi ha affidato il restauro di Giovan Battista Foggini (1652-1725), architetto e scultore.
Nel 1968 la villa fu donata allo Stato italiano da Galliano Boldrini, e divenne parte della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino nel 2006 Dalla fine degli anni 1980 la villa ospita un deposito di reperti archeologici appartenenti alla Soprintendenza Archeologica della Toscana, Come risultato della costante sostegno finanziario dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il progetto per la ristrutturazione dell’antico complesso barocco è stato infine completato nel 2010 con il restauro della facciata e la riabilitazione della maggior parte degli interni.
Alcuni dei marmi più importanti della collezione del Museo Archeologico sono stati istituiti nel salone: particolarmente suggestivi sono la statua in porfido dell’imperatore Adriano, unica nel suo genere, e quella del Peplophoros da Palazzo Cepparello, una splendida replica romana di un originale greco del 5 ° secolo aC. Situato lungo le pareti del cortile ci sono numerosi sarcofagi etruschi in nenfro (roccia vulcanica) da Tuscania, proveniente dalla tomba ancestrale della Statlane, risalente alla fine del 4 ° al 2 ° secolo aC, nonché un eccezionale sarcofago femminile di Tarquinia, decorata a bassorilievo con scene figurate cariche di valore simbolico che alludono a riti e culti salvezza.
Nelle altre sale del piano terreno l’idea è invece stata quella di recuperare parte della decorazione sontuosa in marmo antico che una volta era nel “Ricetto delle Iscrizioni” degli Uffizi, progettato da Foggini per Cosimo III, come il magnifico ingresso alla Galleria.