Alla scoperta del Cimitero Monumentale di Staglieno, museo di opere dall’inestimabile valore.
Un viaggio senza tempo in un’arte che sfida la morte.
Stanchi dei soliti itinerari turistici e pronti a scoprire luoghi alternativi?
Da non perdere allora una visita al Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, un vero e proprio museo a cielo aperto, nel quale l’atmosfera malinconica della morte si fonde con la bellezza di opere artistiche dallo stile gotico, bizantino, Liberty e neoclassico, che rispecchiano i gusti della borghesia genovese di fine ‘800 e inizio ‘900.
Il progetto per la realizzazione del Cimitero di Staglieno fu affidato nel 1835 all’architetto Carlo Barabino, per essere successivamente portato a termine dall’allievo Giovanni Battista Resasco nel 1844.
Il Cimitero divenne un itinerario obbligato per molti personaggi celebri dell’epoca, rapiti dalla bellezza dei monumenti e dal fascino di un luogo senza tempo: Hernest Hemingway lo ribattezzò una delle meraviglie del mondo, mentre Mark Twain descrisse con toni entusiastici la perfezione delle immagini scultoree sulle tombe, ritenute addirittura migliori delle opere conservate nei musei parigini.
Se anche voi, come Hemingway e Twain, desiderereste compiere un tour inconsueto e affascinante tra arte e tempo, al costo di soli 5 euro potete usufruire di una visita guidata all’interno del Cimitero, suddivisa in tre diversi itinerari. Dal “Romanticismo a Staglieno”, un percorso che snodandosi tra vialetti alberati e monumenti funebri porta alla tomba di Giuseppe Mazzini, all’itinerario “Staglieno stile libero”, adatto a chi vuole scoprire angoli nascosti e poco conosciuti del Cimitero.
E per chi fosse interessato a sondare il terreno misterioso dei simboli funerari, viene proposto il tour “Angeli, Civette, Serpenti, Papaveri…: simbologia della morte e della resurrezione”, un viaggio alla scoperta di significati nascosti.