Le piste degli aeroporti sono continuamente in fermento, con gli aerei in fila che aspettano a motori accesi la partenza del velivolo di fronte a loro. Le compagnie aeree coprono migliaia di tratte ogni anno e quasi sempre i voli partono in orario.
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Le piste degli aeroporti sono continuamente in fermento, con gli aerei in fila che aspettano a motori accesi la partenza del velivolo di fronte a loro. Le compagnie aeree coprono migliaia di tratte ogni anno e quasi sempre i voli partono in orario.
Talvolta capita che ci sia un piccolo ritardo di mezz’ora o di un’ora, niente di preoccupante. Ci sono poi però dei casi in cui il ritardo accumulato inizia a diventare importante e, in queste situazioni, i progetti di viaggio dei passeggeri vengono messi seriamente a rischio.
Alcuni ritardi sono talmente considerevoli da stravolgere completamente il viaggio di un passeggero o, peggio, da rendere inutile il suo proseguimento. Se si verifica una circostanza di questo genere la rabbia è immensa, ma per fortuna è possibile chiedere il rimborso per volo in ritardo e/o un risarcimento che varia dai 250 ai 600 euro.
Quella del ritardo aereo è un’eventualità in cui tutti sperano di non incappare, finché non rimani seduto in aeroporto oltre 3 ore pregando che il tuo volo parta. È esattamente ciò che è capitato a me e che mi ha spinto a contattare i legali di Vacanza Rovinata per volo in ritardo. Mi hanno spiegato quali sono i miei diritti in base alla normativa comunitaria e mi hanno aiutato a ottenere il risarcimento che mi spettava senza dover pagare di tasca mia la loro parcella.
Il ritardo aereo è una condizione estremamente variegata perché le ore di attesa sono variabili. Inoltre, incide anche il luogo in cui ci si trova, l’aeroporto verso il quale si è diretti e la nazionalità della compagnia aerea. I viaggi all’interno dell’Unione Europea sono particolarmente tutelati poiché la normativa riconosce molti diritti ai passeggeri che vivono un ritardo aereo:
A monte dovrebbe essere la compagnia a informare i viaggiatori dei diritti di cui godono, in particolar modo il diritto all’assistenza.
Chiedere un rimborso per volo in ritardo su una tratta internazionale è più difficile perché queste ultime sottostanno alla Convenzione di Montreal, contenente le norme relative al trasporto aereo internazionale e firmata da 130 Paesi. Anche in questo caso il disservizio viene tutelato, ma in forma diversa rispetto alle tratte europee. La Convenzione tutela il ritardo solo come danno economico e non anche come danno psicologico, diversamente dalla normativa europea.
Inoltre, i diritti dei passeggeri variano da Paese a Paese. Negli Stati Uniti, ad esempio, è la compagnia aerea a decidere se risarcire o meno le persone che hanno vissuto un ritardo aereo e questo, ovviamente, rende più complesso ricevere giustizia per il danno subito.
La legge europea in tema di ritardi, cancellazioni e negati imbarchi per overbooking è il Regolamento CE n.261/2004. Questa normativa si applica a voli:
È questa normativa a stabilire il diritto all’assistenza, al risarcimento per ritardo superiore alle 3 ore e il diritto al rimborso per volo in ritardo dopo le 5 ore. È molto importante conoscerla anche per sapere come ottenere il rimborso per un volo cancellato o per un imbarco negato.
Il risarcimento viene calcolato nel seguente modo:
Per il calcolo della distanza viene utilizzata come parametro l’ultima destinazione per la quale il passeggero subisce un ritardo all’arrivo rispetto all’orario previsto.
Per ottenere il rimborso per volo in ritardo è essenziale iniziare fin da subito a raccogliere prove del disservizio. In particolare:
È molto importante seguire tutti questi step per far valere i propri diritti in forza della normativa comunitaria.
Le tempistiche per ottenere il risarcimento possono essere molto lunghe, soprattutto dopo i due anni di pandemia sopportati dalle compagnie aeree. I voli sono drasticamente calati, fin quasi ad arrestarsi totalmente in certi momenti, e questo ha portato i vettori ad affrontare dei gravi problemi economici. Non soltanto si sono visti costretti a effettuare tagli nel personale, ma hanno anche introdotto il sistema del voucher per non dover rimborsare i biglietti aerei non utilizzati.
Ciò significa che non è molto facile né mettersi in contatto con i vettori né ottenere quanto spetta per il disservizio vissuto. I tempi di attesa soltanto per ricevere una risposta via e-mail possono essere di molte settimane e possono volerci mesi prima di ottenere il pagamento. Questo è il motivo per cui sono sorte delle aziende specializzate nella tutela dei passeggeri coinvolti in disservizi aerei, composti da team di legali esperti in azioni nei confronti dei vettori. In questi casi le tempistiche sono più ristrette e il servizio gratuito, poiché sarà la compagnia stessa a sostenere il pagamento della parcella.
I principali diritti dei passeggeri sono quindi il risarcimento e il rimborso per volo in ritardo. Oltre a questi, è già stato citato anche il diritto all’assistenza che deve essere comunicato e garantito dalla compagnia aerea già dopo le prime 2 ore di attesa.
La normativa comunitaria tutela fino in fondo i viaggiatori, infatti prevede per loro anche il diritto a ottenere un volo di rientro all’aeroporto di partenza. Quando il ritardo è molto consistente, quindi superiore addirittura alle 5 ore, è normale che un viaggiatore perda interesse a continuare il proprio viaggio. Magari il ritardo gli ha fatto perdere una coincidenza oppure un appuntamento di lavoro e in questo caso la compagnia ha il dovere di riportarlo al punto di partenza.
Un altro diritto riguarda poi la classe di viaggio. La compagnia può infatti offrire una sistemazione in una classe superiore o inferiore rispetto a quella acquistata con la prenotazione originaria. Se la classe è inferiore, il passeggero ha diritto a un rimborso che va dal 30 al 70% sul prezzo del biglietto in base alla lunghezza della tratta.
Conoscere i propri diritti è fondamentale per poter continuare a considerare il viaggio un piacere. Già dopo le prime 2 ore di attesa la compagnia deve assicurare a tutti i passeggeri l’assistenza con cibo e bevande gratuiti, accesso alle comunicazioni, trasporto e/o alloggio nel caso in cui si riveli necessario. Un ritardo dalle 3 alle 4 ore dà poi diritto ai passeggeri a ottenere un risarcimento variabile dai 250 ai 600 euro in base alla lunghezza della tratta. Infine, un’attesa di oltre 5 ore dà diritto al rimborso per volo in ritardo del prezzo del biglietto e di eventuali spese extra.
Questi diritti sono garantiti solamente nel momento in cui il passeggero abbia effettuato il check-in in orario e che quindi la responsabilità del disservizio sia attribuibile alla compagnia aerea. Quest’ultima viene sollevata dal pagamento solamente se il ritardo è stato causato da circostanze straordinarie come, ad esempio, un forte maltempo o uno sciopero del personale.
I voli che ricevono maggiore tutela sono quelli interni all’UE o che abbiano almeno uno dei due aeroporti su territorio comunitario. I viaggiatori possono infine chiedere rimborso e risarcimento per voli effettuati fino a 1 anno e mezzo prima.