Spesso il desiderio di cambiare il mondo e di aiutare chi è meno fortunato di noi spinge giovani e meno giovani a fare scelte di volontariato all’estero.
Tuttavia è importante non compiere scelte avventate e programmare bene la possibilità di non spendere troppo durante questa esperienza di volontariato.
Anzitutto è bene chiarire a quali enti o strutture fare riferimento. Le associazioni che si occupano di queste nobili cause sono moltissime, tanto che non è facile capire quali contattare ed essere certi della bontà dei loro intenti. In questo caso la parola chiave è ONG (Organizzazioni Non Governative) enti indipendenti dai governi esteri e dalle loro politiche, generalmente senza fini di lucro. Se lo scopo che desideri raggiungere è quello di recarti all’estero e di agire concretamente, allora devi tenere presente che alcune ONG intervengono esclusivamente come gruppi di pressione politica, mentre altre conducono azioni dirette, principalmente allo scopo di alleviare la povertà e migliorare la situazione socio economica delle zone più disagiate del mondo.
Sono queste ultime le organizzazioni alle quali dovresti rivolgerti per fare volontariato all’estero: esse infatti sfruttano i finanziamenti dei privati per progetti di intervento diretto. Si basano sull’apporto di lavoro volontario, gratuito, semigratuito o retribuito, offerto da membri e simpatizzanti. Dunque potresti vederti riconosciuto un rimborso spese oppure una diaria per il lavoro che svolgerai all’estero. Puoi trovare un elenco sempre aggiornato delle ONG riconosciute sul sito del Ministero degli Affari Esteri.
Da lì puoi visitare il sito web di ogni ONG e informarti sui progetti di che sta promuovendo, allo scopo di capire se può fare al caso tuo.
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