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Vi abbiamo già raccontato quanto un viaggio in Alaska possa regalare agli amanti della natura più selvaggia un’esperienza indimenticabile, tra enormi e bianchi ghiacciai e distese verdi di foreste incontaminate.
Quello che non vi abbiamo ancora raccontato è che l’Alaska è terra di vulcani, e che vulcani.
Ne ha più di 40 attualmente considerati attivi, e secondo un nuovo rapporto sui rischi vulcanici rilasciato dalla US Geological Survey, tra i 18 vulcani che rappresentano una “altissima minaccia” di morte e distruzione per gli americani che vivono nelle vicinanze, ben 5 sono localizzati nella terra dei ghiacci: Akutan Island, Makushin vulcano, Mount Spur, Centro vulcanico di Lassen e Augustine vulcano.
Vulcani in Alaska: Isole Aleutine
Tra i vulcani monitorati per l’eventuale pericolosità, ci sono quelli che appartengono alle Aleutine, un arcipelago di 69 isole nell’oceano Pacifico settentrionale che, in parte, appartengono amministrativamente anche alla Kamčatka, quindi alla Federazione Russa. Tra i tanti vulcani che svettano nelle isole, Semisopochnoi, il più grande vulcano delle Aleutine occidentali, il monte Pavlof, uni dei vulcani più attivi di tutti gli Stati Uniti dal 1980, il vulcano Shishaldin, il vulcano Makushin e il vulcano Korovin.
Vulcani in Alaska: i supervulcani
Sono diversi gli studi in questi anni che hanno portato i vulcanologi a ipotizzare che alcuni vulcani appartenenti a queste isole siano non entità singole ma parte di un supervulcano.
E a suffragare questa tesi, la recente eruzione simultanea di tre vulcani, episodio non impossibile, sempre a detta degli studiosi, ma sicuramente curioso. D’altronde qui è presente una lunga catena di vulcani, che sorgono perlatro lungo il punto d’incontro tra due placche tettoniche, quella Pacifica e quella dell’America del Nord, e i movimenti sismici che causano le eruzioni sono frequenti.
Vulcani in Alaska: Monte Redoubt
Il Monte Redoubt è un vulcano attivo, ed è anche il più alto dell’intera Alaska. A sud ovest di Anchorage, Redoubt ha avuto, anche recentemente, diverse eruzioni, alcune delle quali, come quella del 1989, con colonne di ceneri altissime (hanno raggiunto un’altitudine di 14mila metri). Questa eruzione è ricordata anche per essere la prima predetta con precisione dai geologi.