Prima tappa dell’itinerario è la Valle del Bitto di Gerola raggiungibile da Morbegno tramite la SS405. A Sacco è possibile ammirare una delle opere d’arte più curiose della zona: l’affresco dell’Homo salvadego, un personaggio leggendario, a metà tra rispettato genius loci della montagna e temuto essere misterioso.
Percorrendo verso est la SS38, ci si inoltra in un paesaggio che, nei pressi di Sondrio, mostra sempre più evidenti le tracce della coltivazione della vite. Un reticolo di terrazzamenti solca infatti il versante retico della valle, creando un paesaggio sui generis, candidato a Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Dopo aver ammirato queste imponenti opere nei pressi del pittoresco Santuario della Sassella, è d’obbligo degustare le diverse denominazioni di Valtellina Superiore DOCG, un rosso caratterizzato dall’odore persistente e dal sapore asciutto e vellutato, o uno Sforzato di Valtellina DOCG, le cui uve raccolte a mano sono fatte appassire sui graticci, o un Rosso di Valtellina DOC.