Attualmente lo Yemen, specchio dell’antica cultura araba, è teatro di molti fatti di cronaca nera, in quanto versa in una situazione critica: è in atto una sanguinosa guerra civile che ha costretto il presidente Hadi, riconosciuto nonostante tutto come Capo dello Stato da enti governativi internazionali e da una buona parte degli Yemeniti, a trasferirsi a Riyad e ad allearsi con l’Arabia Saudita per combattere contro gli Houthi, responsabili del suo esilio forzato.
Rapimenti, furti e omicidi a danno di occidentali e stranieri, messi in atto da terroristi islamici e associazioni tribali del luogo, ne fanno un ambiente refrattario al confronto e ostico per il turismo. Sembra che questi eventi non risparmino alcuna zona: l’area centrale della nazione è in mano a Al-Qaeda, mentre le popolazioni a sud dello Yemen sono secessioniste.
Ad aggravare il quadro si aggiunge l’assenza di un’ambiasciata italiana nella capitale del paese, San’a’, città nella quale perfino l’aeroporto civile è stato dismesso.
Quindi, per ragioni di sicurezza, al momento lo Yemen non viene presa in considerazione per il turismo, ma chiunque avesse necessità di recarvisi per altre ragioni legga in quest’articolo tutte le cose importanti da sapere.
Yemen turismo e raccomandazioni
In Yemen si può entrare soltanto muniti di un passaporto valido per almeno sei mesi dalla data di arrivo e con visto d’ingresso, da richiedere presso l’ambasciata di Roma.
Arrivare a destinazione non è facile: attualmente l’aeroporto di riferimento è quello di Adan, collegato con alcuni centri importanti degli stati vicini, ma non garantisce partenze regolari. In compenso, bisogna regolare l’orologio avanti solo di due ore, quindi non si verificheranno problemi di adattamento in tal senso.
Quanto all’utilizzo di cellulari e smartphone, tenere presente che la rete mobile GSM è disponibile solo nelle grandi città, rendendo inutili gli apparecchi nelle sconfinate aree disabitate della nazione.
È caldamente consigliato munirsi di contanti per qualsiasi acquisto, poiché la precarietà della situazione bancaria nel paese non rende agevole l’uso delle carte; le valute più facilmente convertibili in riyal dello Yemen sono l’euro e il dollaro statunitense (USD).
La popolazione è composta da musulmani sunniti, pertanto si raccomanda di rispettare gli usi del luogo: le donne si copriranno i capelli con un velo, si vestiranno e si truccheranno in maniera sobria, mentre gli uomini devono evitare di stare a torso nudo e indosseranno maglie o camicie a maniche lunghe.
Inoltre è vietato introdurre alimenti “haram” (proibiti) a base di carne suina e alcoolici, ed esportare manufatti costruiti da almeno cinquant’anni.
Altre raccomandazioni consistono nel limitare le uscite dal venerdì alla domenica, evitare i luoghi affollati e fotografare con cautela: in particolare non bisogna riprendere le donne del luogo, le aree militari, gli aeroporti e i passanti senza il loro consenso.
Ricordare che si prevedono sanzioni per chi esporta beni archeologici del luogo e per detenzione di sostanze stupefacenti.
Vaccini, norme alimentari e clima
Chiunque avesse pianificato un viaggio in Yemen, sa che deve prendere precauzioni riguardo alcune infezioni fulminanti, quali colera, malaria e febbre dengue: al fine di evitare un contagio, bisogna consumare acqua e eventuali bibite da bottiglie sigillate, evitare il ghiaccio, sbucciare la frutta da sé, mangiare verdure e carni che siano ben cotte.
Prima di partire, pianificare un piano di copertura vaccinale per le malattie già menzionate (ove possibile), contro l’epatite A e dosi di richiamo per la forma virale B, la poliomielite, la difterite, il tetano e il tifo.
Quanto al clima, tra maggio e settembre si vive in stato di allerta per via dei monsoni nell’isola di Suqutra, mentre forti piogge caratterizzano tutto il territorio nei periodi di marzo-maggio e luglio-agosto.
In conclusione, il turismo locale attenderà tempi migliori…